Formia / Piazza Vittoria e Caposele, grande pubblico per l’inaugurazione dei nuovi siti archeologici

FORMIA – “E’ un progetto di recupero che viene da lontano e che deve proseguire per continuare ad arricchire il patrimonio storico di questa città”. Così il Sindaco Sandro Bartolomeo all’inaugurazione dei nuovi siti archeologici di Piazza Vittoria Vittoria e Caposele, riportati alla luce dopo una lunga attività di scavo coordinata dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici e realizzata dall’Amministrazione comunale con i fondi europei del Plus “Appia via del mare”. Al suo fianco la Giunta, molti Consiglieri comunali e, soprattutto, le centinaia di cittadini che per l’intera giornata hanno affollato i due siti, prendendo parte alle visite guidate a cura dell’Associazione “Lestrigonia. L’organizzazione si è avvalsa anche della collaborazione e assistenza fornita dagli alunni del Liceo “Pollione-Cicerone”, dell’Istituto Tecnico Economico “G. Filangieri” e dell’Alberghiero di Formia “A. Celletti”.

Piazza Vittoria. Complesso architettonico risalente al I secolo a.C., probabilmente assimilabile ad una ricca domus marittima dislocata su più terrazze diradanti verso il mare. Il sito è composto da due ambulacri. Quello di sinistra è un corridoio di servizio con pareti scabre e privo di pavimenti che fungeva da collegamento con altre parti dell’edificio. Solo nell’ultima porzione, lato mare, si articola un piccolo ambiente dotato di mosaico e pareti intonacate a fondo blu-nero, con zoccolo decorato da piante acquatiche. L’altro ambulacro, con forma ad “L”, faceva parte di un portico costituito da 3 o 4 lati che si articolavano intorno ad uno spazio centrale forse sistemato a giardino. La galleria è totalmente rivestita di pitture, in buona parte ancora da restaurare. All’esterno, sono stati individuati e non scavati numerosi altri ambienti che si prolungano fino al monumento ai caduti di Piazza Vittoria. Sul fronte mare, l’edificio presenta una chiusura monumentale con fronte in laterizi databile all’età di Nerone (II secolo d.C.). “Il sito – ha spiegato Nicoletta Cassieri, funzionaria della Soprintendenza ai Beni Archeologici – è stato scoperto negli anni ’90. Durante i lavori di consolidamento dei muri di sostegno di Piazza Vittoria furono individuati dei tratti di criptoportico. In quel contesto furono recuperate anche alcune importanti sculture, tra cui la Leda col Cigno custodita dal museo archeologico di Formia. Nel 1998 ci calammo con una botola per vedere l’ambulacro e atterrammo in un ambiente interrato fin quasi alla volta. Da allora avviammo un dialogo con l’Amministrazione comunale e con l’allora Sindaco Bartolomeo. Si iniziò a progettare un intervento di recupero di questi ambienti che si trovavano peraltro in pessime condizioni statiche. I lavori furono avviati solo nel 2005 quando entrammo in possesso di finanziamenti regionali. L’ambiente si è dimostrato sin dall’inizio particolarmente difficoltoso. Si lavorava tra i ponteggi montati per garantire la sicurezza, in ventilazione forzata e con la luce a neon. Dopo mesi e mesi di scavo si abbatté l’ultimo diaframma e tornammo a vedere la luce del sole”.

Caposele. Il sito, risalente alla tarda età repubblicana (I secolo a.C.), è parte di un complesso residenziale più ampio che comprende anche i resti di Villa Rubino (conosciuti come “Villa di Cicerone”) e quelli posti a ridosso del torrente Rialto. Il complesso presenta un grande cortile quadrato con trentadue ambienti, la maggior parte dei quali aprono verso la corte. In tutta probabilità, si trattava di strutture annesse alla parte residenziale di una grande villa romana, che venivano adibite ad attività di trasformazione e deposito dei prodotti del territorio (vino, pesce essiccato, ecc.) Della parte residenziale posta al secondo piano sono sopravvissuti resti molto esigui. La parte a monte contiene un ambiente decorato con pitture ed una dedica sacra. La villa sopravvisse a lungo. Nel I secolo d.C. l’esterno fu arricchito con una grande vasca ornamentale e una discesa a mare in acciottolato. Su questi due avancorpi si sviluppò un’area verde. L’intervento di restauro promosso dal Comune di Formia ha consentito di realizzare sull’area uno splendido anfiteatro capace di circa 300 posti a sedere che sarà utilizzato per gli spettacoli della programmazione estiva.

“E’ un grande passo in avanti per l’intera città – commenta l’Assessore alle Opere Pubbliche e Turismo Eleonora Zangrillo –. Ringrazio la Soprintendenza per il contributo offerto, i professionisti che hanno lavorato allo scavo e gli uffici che hanno seguito la pratica sotto il profilo amministrativo. Pezzo pezzo, restituiamo alla città il suo tesoro di storia, consci di quanto tutto questo sia importante per la promozione di Formia anche sotto il profilo turistico”.

“Proseguiamo un percorso avviato nel 1993 – sostiene il Sindaco Sandro Bartolomeo – quando riportammo alla luce i Criptoportici di Piazza Vittoria e successivamente il Museo archeologico. La straordinaria partecipazione dei cittadini dimostra quanto queste operazioni di recupero siano apprezzate. Il sito di Piazza Vittoria è un cantiere che può restituirci ancora grandi sorprese. Il complesso di Caposele, posto in uno scenario naturale di grande suggestione, con la realizzazione del nuovo anfiteatro si dimostrerà un polo di attrazione importante, capace di portare a Formia sempre più persone, anche grazie alle attività sceniche che sin dalla prossima estate abbiamo intenzione di ospitare. Il prossimo passo, lo dico pubblicamente, sarà l’allargamento del nostro museo. Da quando è stato aperto nel 1997 sono state fatte nuove importanti acquisizioni. Penso all’erma di Apollo, alle cinque teste rinvenute nel sito archeologico di Gianola, ai tanti altri reperti provenienti da Formia che si trovano al museo di Napoli e che, con strutture adeguate – conclude il primo cittadino – potrebbero finalmente tornare a casa”.

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