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Sperlonga / Riunione balneari contro la ‘direttiva Bolkestein’

Attualità Economia Sperlonga

SPERLONGA – Tutti uniti e compatti per contrastare gli effetti negativi della cosiddetta “direttiva Bolkestein” sulla prossima stagione turistica. E’ quanto emerso da una riunione a Sperlonga, presenti una trentina circa di gestori balneari del Borgo, insieme ai colleghi di Gaeta, Formia, Scauri-Minturno, S. Felice Circeo e Fondi ed il coordinatore nazionale di CNA, Cristiano Tomei e il rappresentante della direzione di Latina dello stesso sindacato, Antonello Testa.

La riunione si è tenuta mercoledì 30 marzo negli spazi dell’auditorium nel centro storico. A fare gli onori di casa il sindaco di Sperlonga, Francesco Faiola, che ha sottolineato come l’ amministrazione comunale abbia da sempre sostenuto le attività balneari del territorio, composte da un’ossatura di piccole aziende spesso a conduzione famigliare e che rappresentano il vero volano economico-turistico del paese. “L’augurio –ha concluso Faiola- è quello di una risoluzione al problema in tempi rapidi in virtù della stagione turistica ormai alle porte”.

Il coordinatore nazionale di CNA, Tomei ha dunque precisato la posizione del sindacato sulla questione, sottolineando la tesi che deve essere portata avanti e che vede le concessioni non come servizi (e quindi soggette a procedure d’asta) ma beni dello Stato. In particolare poi i balneari rivendicano il lavoro di protezione, e molto spesso anche di curatori dello spazio assegnato, con interventi non solo di conservazione del territorio, ma anche di vere e proprie migliorìe, con un notevole investimento di tempo e denaro.

La riunione quindi ha visto compatto il gruppo del sud pontino presente nello sposare la tesi della CNA, sottolineando nel contempo la critica di immobilismo verso lo storico sindacato dei balneari, il SIB. La parola passa ora ad una prossima riunione nazionale dei balneari che avverrà la settimana prossima a Rimini, per decidere le istanze da portare avanti e scongiurare l’applicazione della direttiva Bolkestein, che al momento allunga molte ombre sulle prospettive della imminente stagione turistica alle porte.