Mino Bembo

Minturno / Elezioni, la lista “Insieme per Minturno” attenta a scuola e terzo settore

Minturno Politica

MINTURNO – Attenzione alla scuola e al terzo settore, all’associazionismo e alle frazioni. Sono gli argomenti sui quali si sofferma l’Avv. Mino Bembo, candidato al consiglio comunale di Minturno e a capo della lista “Insieme per Minturno“.

“La nostra lista – spiega – è nata da un’esigenza: questa comunità ha bisogno di ritornare a lavorare ‘Insieme’. Le difficoltà economiche sociali e culturali in cui ci hanno ridotto tanti anni di amministrazioni discutibili richiedono uno sforzo straordinario che non può essere portato avanti da una giunta o da un consiglio comunale.

C’ è bisogno di qualcosa in più: c’è bisogno di partecipazione e di condivisione. Per questo noi riteniamo che vadano previsti, e dove già previsti dallo statuto comunale vadano concretamente attivati, degli strumenti che consentono la partecipazione dei cittadini e delle forze sociali intermedie al Governo della Comunità.

Proprio in tale ottica esprimiamo la nostra condivisione sulla proposta programmatica di uno strumento di confronto costante sul mondo della scuola a cui aggiungere la realizzazione di una consulta per il terzo settore che possano aiutare il governo cittadino nell’affrontare con concretezza la difficoltà del mondo scolastico e della nostra comunità.

Così come vanno attivate concretamente la consulta delle frazioni e quelle per le associazioni che possono adiuvare gli amministratori nell’immane compito che toccherà loro per rendere Minturno una città migliore.

La sussidiarietà sarà la stella polare che guiderà la nostra amministrazione, e che passa attraverso una necessaria responsabilizzazione della comunità nel suo complesso.

Un esempio positivo lo abbiamo in questi giorni da quegli imprenditori turistici che hanno provveduto a sistemare i tratti di lungomare prospicienti la propria attività per predisporre un ambiente pulito ed accogliente a quei turisti che incominciano con la primavera a visitare il nostro Paese. Non hanno aspettato che il Comune provvedesse, non hanno perso tempo a lamentarsi, ma hanno provveduto da soli. Perché il Paese è di tutti, non solo degli amministratori”.