Sequestro all'ex Asia

Minturno / Rifiuti, 11 indagati per truffa, frode e turbativa d’asta: anche 4 dipendenti comunali

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MINTURNO – I Finanzieri del Comando Provinciale di Latina, nell’ambito di una specifica attività eseguita a tutela della Spesa Pubblica inerente gli enti locali hanno concluso una capillare indagine tesa ad accertare la corretta esecuzione dell’appalto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani nel Comune di Minturno.

Gli esiti delle indagini nell’ambito del p.p. 9555/13 dirette dalla Procura della Repubblica di Latina, Sostituto Procuratore Dott. Giuseppe Miliano, hanno permesso di contestare, a vario titolo ad undici persone, i reati di concorso in Frode in Pubblica Fornitura (art 356 c.p.), Truffa ai Danni dello Stato (art. 640 1 cpv c.p.), Falso (art. 479 c.p.), Abuso D’Ufficio (art. 323 c.p.) e Turbativa D’Asta (art. 353 c.p.).

L’attività di Polizia Giudiziaria svolta dal Gruppo di Formia, ha permesso di sviscerare e porre in luce un illecito e “collaudato sistema” posto in essere tra i membri della stazione appaltate e quelli della stazione appaltatrice, che si concretizzava nell’irregolare e fraudolenta esecuzione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani con particolare riferimento alla raccolta differenziata.

Nel corso delle indagini è emerso come il C.N.S. (Consorzio Nazionale dei Servizi di Bologna), mediante la propria consorziata, la società Coop. A.S.A. – Servizi Ambientali di Latina e successivamente la Eco Car Srl di Roma, si aggiudicavano in maniera anomala l’affidamento del servizio di raccolta rifiuti del Comune di Minturno, eseguendo la stessa nel periodo 2013-2015 in maniera difforme rispetto a quanto stabilito nel capitolato d’appalto.

Nello specifico si appurava che i soggetti indagati, ognuno per il proprio ruolo e incarico ricoperto, non avevano eseguito correttamente la raccolta dei rifiuti solidi urbani, riscontrando altresì la mancata posa in opera e la relativa inadeguatezza dei mezzi utilizzati per il servizio, la carenza del personale impiegato per l’espletamento dello stesso ed il mancato prelievo di rifiuti ingombranti, del vetro e dei R.A.E.E. (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche).

Le Fiamme Gialle accertavano altresì che la condotta omissiva attuata dai soggetti, protrattasi nel tempo, aveva permesso ad entrambe le stazioni appaltatrici di ottenere, mediante la presentazione all’Ente di falsa e ingannevole documentazione contabile che attestava l’avvenuta e regolare esecuzione del servizio appaltato, sistematiche liquidazioni di spesa, a danno del bilancio comunale, rispettivamente pari a un importo di € 2.196.780,82 per il C.N.S. e di € 740.129,00 per la Eco Car.

Le indagini hanno individuato quali responsabili 11 persone di cui 4 dipendenti del Comune di Minturno. Secondo quanto trapela, gli altri indagati sarebbero dirigenti dell’ASA e della Ecocar, insieme a un amministratore del CNS e anche un ex assessore comunale.

Nel corso delle indagini veniva sottoposto in sequestro il sito denominato “ex Asia” in località Parchi del Comune di Minturno, utilizzato come “Eco Centro”, nonché complessivi kg. 96.760 di rifiuti solidi urbani e mc. 13 di rifiuti speciali abbandonati in maniera incontrollata e non smaltiti secondo la normativa vigente.

Sono ancora al vaglio della Magistratura ulteriori elementi emersi nel corso delle indagini e nei prossimi giorni le Fiamme Gialle di Formia, su delega del Pubblico Ministero Dott. Giuseppe Miliano, inizieranno gli interrogatori degli undici indagati.

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