Formia / Daniela Sannipoli presenta “Il mio amore è intraducibile” all’Ipsia E. Fermi

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FORMIA – “Il mio amore è intraducibile”, la nuova raccolta della poetessa Daniela Sannipoli verrà presentata il 2 dicembre prossimo presso l’Ipsia E. Fermi di Formia.

La raccolta comprende trenta poesie e vede la prefazione di Sandra Cervone e in copertina una foto di Caterina Palazzo. Il libro verrà presentato da Sandra Cervone e dal dirigente scolastico prof. Annunziata Marciano il 2 dicembre alle ore 16,30 presso l’Ipsia E. Fermi di Formia. Le poesie verranno lette dall’attrice Anna D’Acunto e sarà accompagnata dalla violoncellista Danila Mammuccari.

Daniela Sannipoli
Daniela Sannipoli

“Una donna che scrive versi annotando, ripensando, riguardando, custodendo, sognando… continuando ad amare e a riflettere su ciò che è stato, potrebbe essere… che, in definitiva, “è”- scrive la poetessa e giornalista Sandra Cervone- Donna che sa amare la realtà e la fantasia, non negando neppure una virgola finanche ai possibili rimpianti. Donna che, verso dopo verso, ripercorre il giorno che sarà nell’appunto di ciò che magari ha appena vissuto o nel desiderio di quello che vivrà. E che già fa capolino tra i pensieri e che poi, forse, neppure s’avvererà… Donna che apprezza i particolari, le minime cose legate all’esperienza d’amore, così come sa altresì sottolineare un dettaglio, una parola, un nonnulla, descrivendo un pungente o inaspettato dolore…”

Daniela Sannipoli insegnante di spagnolo nei licei pontini è alla sua seconda pubblicazione. La prima, “Rosso fuoco” è uscita qualche anno fa per conto della casa editrice Menna di Avellino con la prefazione di Leone D’Ambrosio.
“Questa è Daniela Sannipoli; questo ed altro ancora il suo intimo diario in versi.- si legge sempre nella prefazione di Sandra Cervone- Taccuino degli appunti che ha voluto intitolare “Il mio amore è intraducibile”, dando a ciascun lettore l’arbitrio e la libertà della “decodificazione” del messaggio che – sebbene così “suo” – potrebbe diventare “nostro”, universale.

In nome della Poesia autentica, quella che si scrive con il cuore prima che con la testa e con la mano! Rincorrendo sensazioni magari finanche “altre” da quelle effettive dell’autrice (ma non per questo meno importanti e vitali per la nostra esperienza, la nostra esistenza, il nostro essere) ciascuno potrà trovare appiglio, punto di partenza, sprone per la “propria” poesia, lasciando libertà al personale “sentire” per avventurarsi nei meandri dell’evocazione onirica, nei percorsi dell’ “io”, nelle verità emozionanti ed emozionali…”
Ansia, timori, ricordi, problemi esistenziali, desideri, istanze sacrosante fanno da corollario all’ io narrante e all’io che legge, catapultandoli in un’atmosfera differente che invita sicuramente al “viaggio”.