Cassino/ Benedetto Leone forgia i nuovi indirizzi della futura Amministrazione

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CASSINO – “Non si possono non raccogliere le riflessioni di Crescenzo Paragliola, fedelissimo del Sindaco e rappresentante del nucleo di valutazione, come una conferma che chi sta amministrando questa città si muove con pressapochismo, superficialità, sufficienza e incapacità. Se si va nello specifico delle dichiarazioni, si possono rilevare le gravi accuse sul “clientelismo” della maggioranza. Ecco che ci si è presentato nel 2011 ai cittadini di Cassino come la rottura con un presunto sistema clientelare denunciato negli anni, si sia comportato in questi anni come una brutta copia. E a dirlo non siamo noi,dell’opposizione extraconsiliare, ma esponenti della sinistra e vicini al Sindaco”.

Queste le parole di Benedetto Leone, candidato a sindaco alle amministrative del 2016.

“Quando una città non viene amministrata per quattro anni, e ci si ricorda di asfaltare le strade o fare una piazza negli ultimi 8 mesi, è chiaro che siamo di fronte ad amministratori che si muovono come principianti allo sbaraglio. E c’è da sorridere quando qualche “microfono” del Sindaco, accusa me di essere troppo giovane. L’età non certifica assolutamente le capacità e il coraggio di assumersi delle responsabilità nella gestione della macchina amministrativa, e Petrarcone e la sua squadra ne sono la chiara dimostrazione. Noi immaginiamo una futura amministrazione che nei primi 100 giorni approvi questi indirizzi:

  • Il Sindaco stabilirà il lunedì e il sabato mattina come giorno di ricevimento dei cittadini.
  • Una volta al mese una famiglia della città, sarà ospite del Sindaco e visiterà il Palazzo comunale, prendendo visione con i propri occhi di come ci si muove nella macchina amministrativa. Sarà anche l’occasione di accorciare le distanze tra il palazzo e il cittadino.
  • La macchina amministrativa comunale subirà una immediata riorganizzazione in nome dell’efficienza e del merito.
  • Saranno selezionati dei dipendenti pubblici che si muoveranno una volta la settimana nei vari quartieri per segnalare piccoli interventi (buche, scritte sui muri) e per garantire una risposta entro 48 ore da parte dell’Amministrazione.
  • Ogni mese, gli uffici tecnici scriveranno in modo chiaro un punto della situazione. Un report al Sindaco che verrà reso pubblico (anche via email a chi ne farà richiesta) sullo stato di avanzamento di tutti i cantieri aperti, sulla gestione e sui lavori degli uffici.
  • Una nuova stagione di responsabilità. Chi sbaglia un’opera pubblica deve pagare. L’Amministrazione si costituirà parte civile in tutti i procedimenti giudiziari.

Il nostro Comune ha 270 dipendenti, pensare che questa barca con tutte queste braccia, si muova a passo da lumaca, è da folli. La riorganizzazione della struttura deve andare nell’ottica del risparmio e dell’ottimizzazione delle risorse a disposizione dell’amministrazione comunale. Un dato su tutti ogni anno il Comune di Cassino spende oltre 70mila euro in carta, insomma per qualsiasi cosa, gli uffici stampano. E non aggiungiamo il costo del noleggio stampanti e telefonie, solo nel 2014 abbiamo speso € 281.878,55. Sono numeri altissimi, costi esorbitanti, che dimostrano la poca sensibilità del Sindaco nella gestione parsimoniosa di soldi pubblici. Quando si dice che i soldi non ci sono per la manutenzione delle strade, si dice una mezza verità. I soldi ci sono, ma bisogna saper tagliare i costi eccessivi della macchina amministrativa. Paragliola è solo un altro fedelissimo marinaio del Sindaco che abbandona una barca oramai alla deriva, lasciata al suo triste destino. Uno alla volta abbandonano la barca mettendone in evidenza i limiti, le incapacità amministrative e le spinte clientelari. Noi non festeggiamo di questo triste finale,e invitiamo il Sindaco Petrarcone a non fare come Schettino. Ha la responsabilità – conclude Leone – di riportare in porto la barca,senza farla affondare, Cassino merita rispetto e dignità. A noi invece spetta la capacità di farle respirare la nostalgia per il mare lontano…la nostalgia di salpare di nuovo il porto, la determinazione di tirare su l’ancora con lo sguardo verso il futuro!”.