Occhio ad importanti scadenze e bisogna salvaguardare i propri diritti, anche per quel che riguarda la tutela del proprio 730. Ecco i dettagli.
Il mese di Giugno è sicuramente un mese molto importante per quel che riguarda le scadenze ed i pagamenti delle tasse, sia per chi deve pagare semplicemente i contributi e sia chi invece è Partita Iva. In questo periodo ognuno di noi tende ad andare dal proprio commercialista per fare il proprio 730, calcolo riguardante il modello per la dichiarazione dei redditi e anche quest’anno non si può rinunciare a questo trend.
E’ stato calcolato però che anche rispettando la corretta dichiarazione del modello 730 il rimborso dei propri soldi non avviene nei tempi previsti e in quello che ognuno di noi si aspetterebbe. Ci sono vari motivi che rallentano il rimborso per il modello 730 e in generale la maggior parte avvengono per controlli avviati da parte dell’Agenzia delle Entrate. Questa non controlla chiunque ma solo in determinate discrepanze economiche.
Prima di procedere al rimborso l’Agenzia delle Entrate deve chiarire la situazione economica e le eventuali pendenze del cliente con eventualmente il fisco. Potrebbe evitare di pagare in caso di determinate mancanze, come quelle relative ad importi non versati nonostante cartelle esattoriali notificate al cliente. Se l’importo supera i 500 euro l’Agenzia delle Entrate fa un controllo automatico, e questo vale a partire dalle dichiarazioni per l’anno 2025.
Rimborso per il modello 730, ecco quando l’Agenzia te lo blocca
In determinate occasioni l’Agenzia delle Entrate blocca il credito che l’utente deve avere grazie al calcolo del 730 e lo fa per saldare solitamente le pendenze. Nello specifico il cittadino riceve una mail ed entro 60 giorni deve decidere se accettare o rifiutare la proposta, e rifiutando il credito IRPEF viene congelato e l’agenzia potrà avviare azioni esecutive a riguardo.
L’Agenzia delle Entrate attiva dei controlli preventivi per il modello 730 e condona e osserva errori, incongruenze e varie situazioni a rischio. Ad erogare il rimborso sarà l’Agenzia delle Entrate stessa che potrà farlo fino a 6 mesi dopo la scadenza della trasmissione modello 730, ovvero del 30 Settembre. E quindi il rimborso è calcolato fino al 31 Marzo dell’anno successivo.
In generale il Fisco può attivare dei controlli eventualmente se
- nel Modello 730 sono presenti elementi di Incoerenza rispetto ai criteri definiti dall’Agenzia delle Entrate
- se il rimborso IRPEF supera la soglia dei 4000 euro.
