E’in corso un nuovo tentativo di truffa via mail ai danni degli italiani. Coinvolta ancora l’Agenzia delle Entrate che, recentemente, ha emesso una nota su quanto accadendo
Non c’è pace per gli italiani, costretti ogni giorno a schivare possibili tentativi di truffa che si celano dietro telefonate, mail, sms o messaggi ricevuti su Whatsapp o i social network.
Il campionario è vastissimo con dinamiche ormai acclarate. Dalla telefonata del finto carabiniere/direttore di banca a quella del curriculum accettato per un fantomatico posto di lavoro; dall’sms con link in cui si avvisa che è in corso una transazione sul conto corrente o che lo stesso è stato bloccato o alle mail contenenti pseudo notifiche o comunicazioni di cui prendere visione, siamo quotidianamente sottoposti a questi tentativi di raggiro.
Tutti hanno lo stesso obiettivo ovvero estorcere alla vittima denaro o informazioni sensibili che non devono essere rivelate in alcun modo. Truffe tentate (e purtroppo anche riuscite) che diventano ancor più insidiose quando in queste comunicazioni fraudolente si utilizzano nomi e loghi di enti pubblici, sfruttati proprio per incutere timore nei destinatari e invitarli di conseguenza ad agire.
Mail truffa dell’Agenzia delle Entrate, ecco cosa si rischia
Con una comunicazione dello scorso 13 maggio, l’Agenzia delle Entrate ha avvisato gli utenti di una nuova campagna di truffa via mail (pishing) effettuata tramite l’invio di falsi messaggi di posta elettronica recanti nome e logo dell’ente. In queste mail, inviate con mittente “AgenziaEntrateRiscossione”, si informano i destinati che è disponibile una notifica che li riguarda consultabile cliccando il link indicato.
L’Agenzia delle Entrate, oltre all’estraneità riguardo l’invio di queste mail, raccomanda a chi le riceve di non tenerne conto e di non cliccare assolutamente sui link presenti nel testo o su eventuali allegati. L’ADE non invia mai comunicazioni di questo tipo via mail ordinaria e utilizza altri canali, come la PEC (Posta Elettronica Certificata), per informare il contribuente su eventuali procedimenti che lo riguardano.
Il rischio per chi clicca sui link presenti nella falsa mail dell’Agenzia delle Entrate è di ritrovarsi su una pagina, creata artatamente con i loghi ufficiali dell’ente, nella quale viene richiesto l’inserimento di informazioni riservate che i truffatori possono poi sfruttare a loro vantaggio. Con i vostri dai in possesso, queste persone senza scrupoli possono fare quello che vogliono. Se avete rilasciato erroneamente pin o codici di sblocco del vostro conto corrente o di carte prepagate, possono prosciugarveli in un istante a meno che la banca non vi avvisi di operazione sospette o non riuscite a bloccarlo in tempo non appena vi siete accorti del raggiro.
Pensate poi a cosa può succedere con i vostri dati personali o l’eventuale copia dei documenti in possesso di altre persone. Nessuno impedirà ai truffatori di procedere con il furto di identità con le conseguenze che potete già immaginare. La vostra identità violata può diventare infatti il mezzo per intentare altre truffe stavolta … a vostro nome senza che ne sappiate nulla se non quando il danno è stato già fatto. . Quindi, attenzione massima. A volte basta un banale clic per rovinarvi la vita.
