E’ stato ufficializzato un provvedimento che può stravolgere la viabilità in Italia. Migliaia di auto a rischio. Interviene Salvini
Mancano ancora tre mesi ma forse è il caso già di iniziare a preoccuparsi qualora la vostra auto rientri tra quelle coinvolte in un provvedimento che definire epocale non è certo un’esagerazione.

Dal 1 ottobre 2025 è stato istituito il divieto di circolazione per i veicoli con motore Diesel Euro 5 nei comuni con più di 30.000 abitanti delle regioni Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Veneto. Il blocco, in particolare, si attuerà in tutti i giorni feriali (dal lunedì al venerdì) nel periodo compreso tra il 1 ottobre 2025 e il 15 aprile 2026 e nella fascia oraria compresa tra le 8.30 e le 18.30. Le restrizioni, inoltre, avranno cadenza annuale e si ripeteranno negli stessi mesi anche negli anni avvenire.
Il provvedimento è scaturito come tentativo per migliorare la qualità dell’aria nei territori del Bacino Padano, uno dei più esposti a livello europeo alla concentrazione di PM10 con polveri sottili inquinanti. Nonostante lo scopo nobile dell’iniziativa, l’impatto sui cittadini si prospetta alquanto significativo, considerata l’elevato numero di vetture Diesel Euro 5 circolanti. Nella sola Lombardia, ad esempio, si stima che oltre 400.000 saranno coinvolte nel blocco, un numero enorme che coinvolge non solo le automobili ma anche i mezzi da lavoro.
Blocco Auto dal 1 ottobre, interviene il Ministro Salvini
Nel titolo abbiamo utilizzato “rottamazione forzata”, una scelta che indica la situazione in cui potrebbero ritrovarsi molti proprietari dei mezzi Diesel Euro 5 ai quali, al momento, non è stata prospettata nessuna alternativa immediata se non quella di lasciare la propria auto ferma in un garage o in un parcheggio nei giorni e nelle fasce orarie indicate.
L’elenco delle città coinvolge nel blocco è imponente. Milano, Bologna, Venezia, Verona, Torino, Parma, Reggio Emilia, Modena, Brescia, Vicenza, Padova, Forlì, saranno queste alcune delle città off limits per le auto/mezzi Diesel a meno di un provvedimento ad hoc o una deroga che scongiuri lo stop sancito a partire dal 1 ottobre.

Sulla vicenda è intervenuto anche il Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini che ha giudicato non sostenibile lo scenario in arrivo: “Non ritengo che la sostenibilità passi tramite la condanna di chi usa l’automobile, il furgone o la moto per andare a lavorare. Stiamo cercando di scongiurare il possibile blocco delle Diesel Euro 5 in alcune regioni italiane a partire dal 1 ottobre. La situazione economica è complessa e milioni di italiani non possono permettersi l’auto nuova ibrida o elettrica.”
Queste le dichiarazioni di Salvini cui dovranno seguire azioni concrete e immediate, considerato che al 1 ottobre non manca moltissimo. Un’idea al vaglio del Ministero e delle Regioni coinvolte riguarda la possibilità di mantenere la libera circolazione delle auto Diesel, limitando le emissioni del comparto agricolo e industriale. Tra i provvedimenti compensativi c’è anche quello di escludere dal blocco quei mezzi che hanno dispositivi integrati (FAP, Adblue) in grado di garantire un contenimento del PM10.