I genitori italiani sono alle prese con difficoltà evidenti e quindi occhio ai possibili bonus per aiutare. Lo Stato ha le idee chiare.
Al giorno d’oggi crearsi una famiglia è tutt’altro che semplice, vediamo sempre più persone decidere di fare al massimo solo un figlio e non oltre i 30 anni. Le spese sono alte e in costante crescita, uno stipendio non basta e l’inflazione porta diverse famiglie alla stregua della crisi. Lo Stato ha disposto una serie di bonus per aiutare le famiglie in difficoltà ed in particolare i neo genitori che hanno tasse e problematiche da pagare.

Ogni anno ci sono novità e aiuti da questo punto di vista e nelle ultime ore ha fatto il giro del web la notizia relativa ad un nuovo bonus genitori, un bonus che può essere una grande mano in un periodo storico come questo. Attraverso un comunicato ufficiale l’INPS ha confermato le modifiche all’articolo 1, comma 217 della legge, ed arrivano novità per il congedo parentale.
Per congedo parentale si intende un diritto per i neo genitori di lasciare momentaneamente il lavoro e dedicarsi totalmente alla famiglia e al figlio appena arrivato. Un supporto economico per le famiglie che hanno difficoltà a lasciare il lavoro, pensando ai soldi persi per questo motivo. Ma d’ora in poi questa legge cambia tutto, le cose sono diverse.
Ultim’ora sul congedo parentale, ecco la nuova proposta da parte dello Stato
L’Indennità di congedo parentale è stata aumentata e si è passati dall’attuale 60 % all’80 % dello stipendio ottenuto durante il Congedo parentale. Un’ottima notizia per chi ha l’intenzione di fare un figlio e il congedo può aiutarlo durante i primi mesi della nascita. Un modo per migliorare i primi tempi dello stile di vita sia del bambino che dell’intera famiglia. Creare una famiglia al giorno d’oggi non è semplice e lo Stato – complice il netto calo di nascite degli ultimi anni – vuole dare un sensibile apporto da questo punto di vista.

Il Bonus genitori prevede un aumento dal 60 all’80 % nel primo mese ed un grosso aumento nel secondo e soprattutto nel terzo mese dove si passa dall’iniziale 30 % (molto criticato) all’attuale 80 %. Ovviamente per accedere a questo contributo come congedo parentale occorre essere un lavoratore dipendente e bisogna fruire dal congedo parentale dal 1 Gennaio 2025. I periodi di Congedo Parentale devono essere utilizzati entro il sesto anno di vita.