Rivoluzione pensioni, oltre 700 euro al mese anche se hai versato pochissimi contributi

Oltre 700 euro al mese di pensione ogni mese pur avendo versato pochissimi contributi: la rivoluzione ha inizio e in tanti vorrebbero una cifra così alta, ecco le categorie

L’età pensionabile è sempre più alta e spesso non viene garantita una rendita mensile dignitosa. La pensione è vista come una liberazione dopo anni di duro lavoro, per un po’ di riposo e di relax in un’età avanzata. Ma c’è anche chi non ha lavorato molto nel corso della sua vita e quindi versato pochi contributi. Com’è noto, sono richiesti almeno 20 anni di contributi e 67 anni ridotti a 5 nell’opzione contributiva.

700 euro
Rivoluzione pensioni, oltre 700 euro al mese anche se hai versato pochissimi contributi (temporeale.info)

Su richiesta all’INPS, è possibile maturare un assegno sociale di natura assistenziale per le persone che non hanno maturato i requisiti per la pensione di vecchiaia. L’importo mensile nel 2025 è pari a 538,68 euro per 13 mensilità. Devono avere almeno 67 anni, essere cittadini italiani e avere la residenza in Italia. Il limite di reddito personale da non superare è pari a 7.002,97 euro annui.

Quando l’assegno previdenziale arriva a 71 anni, l’assegno sociale si somma ai 165 euro che si ricevono dopo i cinque anni di lavoro. In totale, quindi, sarà tutto integrato a partire dai 70 anni e la cifra salirà a circa 750 euro.

Pensioni, oltre 700 euro pur avendo avuto pochissimi contributi

Dal mese di gennaio 2025, per chi ha un’invalidità compresa tra il 74% e il 99% si avrà una pensione di invalidità pari a 336 euro e per riceverla il limite di reddito è a 5.771,35 euro. Se l’invalidità è totale si avrà un incremento importante fino a 739,83 euro. Mentre l’accompagnamento ha un importo pari a 542,02 euro e viene erogato a prescindere dal reddito per chi ha disabilità e non è autosufficiente.

INPS
Rivoluzione pensioni, oltre 700 euro al mese anche se hai versato pochissimi contributi (ANSA) temporeale.info

Bisogna comunque sottolineare che l’INPS dà la pensione anche se si è lavorato pochi anni, ma allo stesso tempo va cambiata la percezione che si ha della pensione. Non è una forma di assistenzialismo, bensì dev’essere percepita come un premio e un riconoscimento al lavoro svolto. Soprattutto per chi lo ha fatto con un regolare contratto.

C’è anche chi ha lavorato e non ha potuto godere di benefici contrattuali e lo ha dovuto fare a nero. A queste persone non è concesso un assegno pensionistico molto alto, però come spiegato in precedenza con pochi anni di contributi versati è possibile avere fino a 750 euro al mese.

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