L’IMU arriva due volte e quindi ci saranno due scadenze da rispettare: non bisogna perdere tempo, fare attenzione a queste date è necessario per evitare di prendere una multa
Pagare l’IMU è molto fastidioso per gli italiani, che hanno tante tasse da pagare e gli stipendi non aumentano nonostante aumentino, appunto, le spese. Questo porta dunque a riflettere sulle imposte, che inevitabilmente sono importanti sotto tutti i punti di vista. Per quanto riguarda l’Imposta Municipale Unica, ci potrebbero essere addirittura due scadenze da dover rispettare con particolare attenzione.

La prima scadenza è fissata al 16 giugno e riguarda il pagamento dell’acconto. La seconda, invece, è per la presentazione della dichiarazione IMU. Chiarire le modalità di pagamento è necessario, perché il primo coinvolge i soggetti passivi dell’imposta, cioè chi possiede immobili diversi dalla propria abitazione principale.
Anche le abitazioni principali sono classificate come immobili di lusso e rientrano quindi tra gli immobili soggetti a pagamento. Come si calcola l’acconto? Sulla base delle aliquote che vengono approvate dal proprio Comune di residenza e sulla rendita catastale degli immobili. I contribuenti dovranno adempiere entro il 16 dicembre 2025. Per chi effettua ritardi potrebbero arrivare delle more e delle sanzioni da pagare.
IMU, due scadenze da rispettare per i contribuenti
L’altra scadenza è fissata al 30 giugno 2025 e riguarda la presentazione della dichiarazione IMU, ma non tutti sono obbligati a presentarla. Dovrà farlo solo chi ha immobili che hanno subito variazioni rispetto all’anno precedente. Sono diverse le circostanze per presentare la dichiarazioni. Una di queste riguarda il cambiamento di stato di un immobile, o la modifica della sua categoria catastale.

Ad adempiere a questo obbligo, entro la scadenza stabilita, è anche chi possiede fabbricati dichiarati inagibili o immobili per i quali il Comune di appartenenza ha disposto riduzioni delle aliquote. Ci sono diverse opzioni per presentare la dichiarazioni, come una semplice consegna a mano, che porta immediata conferma della ricezione della documentazione.
Ma anche la spedizione postale con raccomandata ed è consigliabile conservare una copia della busta per eventuali verifiche. Poi c’è una modalità più moderna, ovvero l’invio tramite PEC che garantisce la tracciabilità della comunicazione. E’ possibile, inoltre, avvalersi anche dei servizi dell’Agenzia delle Entrate che può dare anche supporto nella compilazione della dichiarazione. Insomma, tutti devono rispettare le scadenze per evitare eventuali more.