Formia / Soluzione della crisi di giunta in alto mare

FORMIA – Ancora in alto mare la crisi politico – amministrativa della giunta comunale di Formia. Doveva avviarsi a chiusura questa mattina, con l’incontro risolutivo tra il sindaco Sandro Bartolomeo e la componente del pd vicina al senatore Claudio Moscardelli. Lunedì scorso, rispondendo alle domande di giornalisti sull’omicidio di Mario Piccolino, il sindaco Sandro Bartolomeo aveva assicurato che le scaramucce sarebbero state di breve durata e piccola entità. Ed invece da pura formalità, l’incontro ha riaperto completamente i giochi. Al centro la figura di Giuseppe Masiello, l’assessore rinviato a giudizio nell’inchiesta sulla Formia Servizi.

Voci sempre più ricorrenti lo vogliono escluso dalla rosa della nuova giunta. Ma i termini della sua posizione saranno chiariti esattamente lunedì, in una apposita conferenza stampa convocata da lui stesso. Di fronte a questi fatti Sel dichiara la sua estraneità alla crisi anche se, ad onor del vero, l’azzeramento della giunta è scaturito in seguito alla mancata votazione del bilancio da parte di sel, preceduto dal voto sui quattro emendamenti (tra cui quello che riduce gli stanziamenti alla cultura di 85.000 euro) in cui si sono affrontate le diverse anime della maggioranza collocandosi su sponde diverse. Di seguito il comunicato del circolo di Sel Formia

“Possiamo oggi affermare , senza tema di smentita, che è certificata dai fatti la nostra estraneità all’attuale crisi del governo cittadino.
Questo nessuno lo ammetterà, fuori e dentro l’Amministrazione, per convenienze diverse, ma volere attribuire la causa della crisi ai tagli alla cultura non regge oggi come non reggeva prima!
Le difficoltà venivano da lontano e gli episodi che le hanno determinati sono noti. All’indomani dell’azzeramento della Giunta abbiamo sgombrato il campo da equivoci che molti, non esclusa certa stampa e taluni blogger che ne fanno facile ironia, usano per accreditarsi all’opinione pubblica.
Abbiamo chiesto, noi non altri, un ridimensionamento in giunta , qualora ne facessimo parte.

Non più il ruolo di vicesindaco non più una delega alla cultura: dopo lo strappo in consiglio comunale , per noi, non esistono più le condizioni! Discutere dei contenuti, lavorare soprattutto su alcuni punti programmatici, facendo chiarezza su questi e uscendo dagli spot elettorali e dal “tirare a campare” : questa è stata la richiesta del tutto naturale e legittima che si accompagna, occorre ribadirlo, ad un diverso ruolo in Giunta. Ebbene, sono trascorse quasi due settimane dalla consultazione che ci ha visto coinvolti e “autoridotti” e la Giunta è ancora azzerata e la discussione collegiale da noi richiesta non sembra essere ancora in agenda. E’ ormai ufficiale che il problema non siamo noi di SEL ma altri.

Non ci si addebiti alcunché per i ritardi nella soluzione della crisi, perché non è più tempo di attribuire le proprie responsabilità ad altri. I nostri cittadini sono meno sprovveduti di quanto spesso noi pensiamo”.

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