Gaeta / Progetto di finanza per la gestione dei balneari, arrivano le prime diffide

Attualità Gaeta

GAETA – “Il consiglio comunale di Gaeta non può approvare proposte di progetto di finanza avanzate da imprenditori che hanno proposto contenziosi di natura tributaria (pagamento della Tari) contro l’ente che ora dovrebbe agevolarli per il rinnovo delle concessioni demaniali. Potremmo rivedere la nostra posizione se da parte di questi imprenditori ci fosse un tangibile gesto di buona volontà a ritirare i contenziosi che, datati sono pendenti davanti la sezione Tributaria della Suprema Corte, e  presentare al comune un assegno circolare in cui dimostrano con i fatti di voler regolarizzare la loro posizione debitoria. Altre scorciatoie non ce ne sono fermo restando che l’argomento è molto incidentato”. Che la politica al comune di Gaeta non voglia andare in vacanza neppure la settimana di ferragosto è un fatto risaputo ma la conferma è arrivata lunedì dal consigliere comunale di minoranza e presidente della commissione Controllo e Garanzia, Franco De Angelis, che ha illustrato una diffida che nelle prossime ore arriverà sulla scrivania del presidente del consiglio comunale di Gaeta Davide Speringo e al dirigente (in partenza verso il comune di Formia ma con tempi più dilatati tra settembre ed il 1 ottobre prossimo) del settore Urbanistica Pietro D’Orazio.

De Angelis chiede di bloccare l’arrivo nel prossimo consiglio comunale delle delibere che, secondo il sindaco Cristian Leccese sono già a buon punto di elaborazione con il favorevole avallo del dirigente D’Orazio, dovrebbe a cinque (o sei) gestori di altrettanti stabilimenti balneari di Serapo di vedersi approvati altrettanti progetti di finanza per ottenere il rinnovo delle concessioni demaniali in scadenza il 31 dicembre scorso e prorogate (tra i fulmini dell’Agcm che ha proposto ricorso al Tar) di un anno. Lo strumento del progetto di finanza, difeso dal sindaco Leccese e soprattutto dal consigliere regionale di Forza Italia e suo predecessore Cosimino, è previsto dal nuovo codice degli appalti e consente al privato, per by passare la delicata forca caudina della direttiva comunitaria Bolksteinm di realizzare a sue spese servizi ed opere pubbliche. Venerdì sera c’è stata un’altra infuocata riunione di maggioranza e chi attendeva di conoscere questi cinque progetti di finanza (se ne sarebbero aggiunto un sesto) è rimasto deluso.

“Ci hanno garantito – hanno detto alcuni consiglieri di maggioranza che hanno chiesto di rimanere nell’anonimato – che ce li manderanno via Pec. Ma prima di votare vogliamo verificare cosa prevedano per la pubblica utilità della città”. I proponenti si sono impegnati ad investire ciascuno ad un milione e 400mila euro ad un milione e 800 mila per beneficiare del rinnovo per i prossimi 20 anni delle rispettive concessioni demaniali. In più si sono detti pronti a versare per ciascuna concessione un canone annuale di 40mila euro. Il comune di Gaeta assicura “massima trasparenza” nella procedura di aggiudicazione nel senso che le proposte dovranno essere pubblicate dal Centrale unica di committenza “Riviera di Ulisse” che sarà chiamato a pubblicare un bando per raccogliere, nei successivi trenta giorni, eventuali osservazioni anche dallo stesso proponente, il quale, se dovesse risultare escluso dalla scelta finale, percepirà una sorta di indennizzo dal futuro vincitore”.

Il sindaco Leccese continua a giurare che questo strumento del progetto di finanza, previsto dal Codice degli appalti e avallato da alcune sentenze del Consiglio di Stato, ha trovato ampi riscontri in alcune località balneari di Friuli Venezia Giulia e Liguria, due regioni, ironia della sorte, guidate da Giunte di centro desta. Il consigliere De Angelis ha pronta la diffida al presidente Speringo perché lo strumento, se andasse in porto, danneggerebbe altri concessionari di Serapo e di altre spiagge di Gaeta che “guarda un po’ non sono stati coinvolti in alcun modo e favorirebbero alcuni che in questo momento, ma da anni, hanno contenziosi tributari aperti con lo stesso comune relativamente al mancato pagamento della Tari. Vogliono partecipare ai progetti di finanza, che peraltro non ci convincono relativamente ai benefici concreti che intendono garantire a Gaeta, ma lo facessero un minuto dopo che avranno versato quanto dovuto in termini di questo tributo”. La sortita di De Angelis è “figlia”, in effetti, di un serpeggiante malessere nella maggioranza Leccese. Si è instaurato un clima di diffidenza e il primo cittadino ha dovuto prendere atto e tempo rinviando alla settimana successiva al Ferragosto la data (dal 13 al 22 agosto?) per lo svolgimento di un consiglio comunale che non si preannuncia caldo ma di ..più

L’OMELIA LAICA E LA CONFESSIONE DEL SINDACO

Intanto sta facendo discutere l’intervento – definito da alcuni tardivo, da altri inopportuno in considerazione del luogo e del momento – del sindaco di Gaeta Lesse durante i vespri di sabato sera in occasione della Solennità della Madonna Porto Salvo (la cui partecipata processione c’è stata poi domenica pomeriggio) presso la chiesa degli Scalzi. Leccese ha ammesso di non aver avuto problemi a chiedere “scusa e a riconoscere gli errori… perché non bisogna mai avere paura di farlo” relativamente all’installazione di un dehor da parte dello Sportello unico delle attività produttive del Comune di Gaeta lungo la sottostante scalinata (vincolata dal punto di paesaggistico e storico). L’amministrazione comunale ha avviato la procedura di revoca dell’autorizzazione dopo la “pioggia” inferocita di commenti e polemiche ed è pendente un ricorso davanti il Tar. La stagione turistica prosegue regolarmente, i festeggiamenti in onore della Madonna di Porto Salvo si sono conclusi ed il dehors posizionato lungo uno degli scorci più belli e suggestivi di Gaeta continua correttamente (secondo il suo gestore) ad operare.

“Ho chiesto scusa alla Comunità dei Santi Cosma e Damiano, vista l’ installazione di quel dehor lungo la scalinata – ha scritto testualmente il sindaco Leccese – Mi impegnerò, come ho già detto a tanti amici, prendendomi le responsabilità per ricondurre tutto nel giusto verso. Ho quindi chiesto scusa se a volte l’ amministrazione della cosa pubblica non funziona come dovrebbe e se i messaggi che arrivano alla città non sono quelli che in realtà albergano nel mio cuore. Vorrà dire che occorrerà immettere maggiore impegno ed energia per amministrare meglio e con più attenzione nell’ ascolto di tutti – ha ammesso concludendo – Alla Madonna Nostra infine ho chiesto di illuminare sempre il cammino mio e degli altri amministratori e di coloro che occupano ruoli di responsabilità”. Eh sì..