GAETA – La decisione dell’Asl di inaugurare prima o subito il voto europeo dell’8 e 9 giugno il centro di alta diagnostica al piano interrato dell’ospedale “Monsignor Luigi Di Liegro” di Gaeta, anticipata dal nostro portale dopo un sopralluogo del commissario straordinario dell’Asl Sabrina Cenciareli compiuto con la consigliera ed assessora regionale di Fratelli Elena Palazzo , è stata affiancata da una raffica di polemiche alimentate dal contingente periodo elettorale. Il Movimento Cinque Stelle di Gaeta invita “i tanti abusivi in circolazione a scendere dal carro dei vincitori: chissà se non avessimo portato all’attenzione della cittadinanza, circa tre mesi fa, la mancata apertura del Centro di Alta Diagnostica di Gaeta nelle opportune sedi istituzionali, in primis nel consiglio regionale Lazio, oggi – esordisce subito Simone Avico – leggeremo comunicati trionfanti e di celebrazioni verso l’Asl. Quest’ultima è stata additata, nel momento di difficoltà politica, proprio qualche mese fa dallo stesso consigliere regionale di Forza Italia Cosmo Mitrano come il responsabile principale del ritardo e dei danni ai cittadini”.
Di questi ritardi si è occupato in una recente interrogazione il Consigliere Regionale del Movimento 5 Stelle, Valerio Novelli, “dopo oltre due anni di silenzio della politica locale e comprensoriale”. Il sopralluogo del commissario straordinario Cenciarelli e dei vertici del Distretto 5 della stessa Asl ha contributo ad alimentar queste polemiche ma “nessuno tra i protagonisti ha avuto il coraggio di raccontare e di ammettere che l’apertura del Centro Diagnostico sarà per pochi giorni e poche ore alla settimana con tecnici radiologi obbligati a trasferte dalla struttura ospedaliera di Formia (2 unità) e Fondi (un’unità), quando proprio presso l’Ospedale “ Dono Svizzero” di Formia altre due unità professionali sono prossimi alla pensione. Ad oggi, come abbiamo già detto durante una nostra recente “Agorà” sulla Sanità, resta un più che ipotizzabile danno erariale. I macchinari, acquistati grazie a donazioni per oltre 700mila euro, sono fermi per oltre quattro anni, ovvero inattivi e con scarsa manutenzione. Vanno aggiunti – aggiunge Avico – i mancati introiti economici quali i tickets sanitari a favore del’Asl. I cittadini, poi , sono costretti a rivolgersi ai privati o, purtroppo, a rinunciare alle cure come quasi l’8% della popolazione italiana o il 26% delle famiglie della Regione Lazio considerate in povertà”.
“Il trasferimento di personale da una struttura all’altra sicuramente non provvederà all’abbattimento delle liste di attesa. Chi si schiererà dalla parte dei cittadini con un atto concreto? L’autorevole politica territoriale preferisce che anni di ritardo finiscano nel dimenticatoio? – si interroga Avico – Addirittura lasciare l’inaugurazione all’indomani del voto elettorale, ma annunciarla prima ancora che entri in funzione ad una settimana dalle elezioni europee. Questa classe politica è capace di tutto per un voto in più. Il Movimento 5 Stelle, invece, non ha bisogno di auto elogiarsi perché l’obiettivo sarà raggiunto esclusivamente quando la struttura entrerà nel pieno delle sue funzioni per 12 ore al giorno e per sei giorni settimanali. Nelle prossime settimane ci batteremo affinché entri nelle agende regionali e diventi primaria l’assegnazione di medici, di tecnici di radiologia, di personale infermieristico e amministrativo per il Centro di Alta Diagnostica di Gaeta“.
Il M5s suggerisce a coloro che ricoprono ruoli di governo alla Regione Lazio e stanno pubblicizzando come un obiettivo raggiunto l’apertura del Centro di Diagnostica di Gaeta “di provvedere ad assegnare, in tempi brevissimi, alla stessa struttura un adeguato personale sanitario di vario profilo professionale, così come garantito e promesso agli inizi di maggio dal maxi Piano assunzioni del Presidente Rocca con la previsione all’Asl di Latina di almeno 1000 unità in più”.
Il Movimento Cinque Stelle invita, poi, a verificare “in tempi celeri, in vista dell’inaugurazione, anche se lo Centro di alta diagnostica di Gaeta sia in possesso o meno delle autorizzazioni necessarie all’esercizio dell’attività per evitare ogni ulteriore inutile imbarazzante ritardo. Dal nostro primo intervento davanti l’ospedale lo scorso 4 aprile, nulla è cambiato sul fronte della trasparenza. Il Comune di Gaeta non ha ancora pubblicato nelle apposite Sezioni del sito istituzionale alcun Atto in riferimento alle donazioni raccolte per il Centro di Alta Diagnostica, nessun contributo economico diretto è stato registrato, non si sa chi gestisce/ha gestito la contabilità di tali contributi e se esiste un elenco specifico e completo dei soggetti donatori”.