Formia / Compatibilità consigliera Tania Forte, botta e risposta Sindaco e consigliere La Mura (Trasparenza)

Attualità Formia Top News

FORMIA – Presto una seduta della commissione Trasparenza per “aggiornare” il caso della presunta incompatibilità della consigliera comunale di maggioranza Tania Forte. Il presidente dell’ottava commissione permanente del comune di Formia, Amato La Mura, pensava che a chiedere la convocazione dell’organismo di controllo e di garanzia potesse essere un rappresentante delle minoranze. E invece è stato niente meno che il sindaco Gianluca Taddeo in persona. La richiesta del primo cittadino è stata chiara: rassicurare i componenti della stessa commissione Trasparenza sulla piena legittimazione dell’architetto Forte a stare in consiglio comunale in cui è stata tra i più votati alle amministrative del 3 e 4 ottobre 2021.

Il sindaco Taddeo ha sollecitato la convocazione commissione Trasparenza per annunciare naturalmente la convocazione del procedimento di vigilanza da parte dell’Anac che, sollecitato da alcuni esponenti dell’opposizione consiliare, si è concluso favorevolmente a favore della consigliera Forte. L’Anac, con la delibera numero 191 del 16 aprile scorso, ha dichiarato compatibile dell’esponente di Forza Italia rispetto alla sua funzione direttiva in seno al Consorzio Industriale del Lazio non ravvisando – come si ricorderà – alcuna causa di compatibilità rispetto a quanto prescrive l’articolo 12 del decreto legislativo 39/2013, la più nota legge Severino. La lettera di Taddeo è politicamente piccata perché arriva a contestare il presidente della commissione Trasparenza, “reo” di aver convocato l’organismo nelle scorse settimane quando “io ti chiedevo di soprassedere fino alla conclusione del procedimento – è l’accusa del sindaco di Formia – a garanzia di riservatezza di cui è connotata la materia e in forma di rispetto istituzionale (a parti invertite sarebbero stato altrettanto?) verso l’Anac, titolare del procedimento di garanzia”.

Taddeo, ricorrendo al sarcasmo, accusa il presidente La Mura di “aver convocato più volte la commissione Trasparenza nonostante fosse pendente il procedimento istruttorio. Con rammarico – conclude il sindaco Taddeo – anche in questa circostanza, devo rilevare come l’obbligo di riservatezza (al comune di Formia da mesi aleggiano a meraviglia corvi di diversa natura e specie), imprescindibile sul procedimento di vigilanza in corso ed il rispetto istituzionale tenuto dall’amministrazione comunale nei confronti di un’Autorità nazionale siano stati impropriamente interpretati quale mancanza di trasparenza e democraticità”.

E se il consigliere comunale di maggioranza da tutelare non fosse stato l’architetto Tania Forte, il sindaco Taddeo avrebbe avuto la stessa reazione? Il presidente La Mura – che non ha firmato la segnalazione insieme agli altri colleghi della Lega Antonio Di Rocco e Nicola Riccardelli – la considera “scomposta” e lo ha motivato in questi termini: “Il sindaco deve sapere che ho convocato una sola seduta della commissione Trasparenza perché mi è stata richiesta da quattro colleghi di minoranza che avevano chiesto l’intervento dell’Anac. Non devo giustificare il mio operato nei confronti di chicchessia e tantomeno del sindaco Taddeo. Ho assolto correttamente alle funzioni di presidente di garanzia. Peccato – ha concluso il dottor La Mura – che questa richiesta di convocazione della commissione non mi sia arrivata dai consiglieri di maggioranza che vi fanno parte. Sono gli stessi che, arrivando con un’ora di ritardo all’iniziale convocazione di una seduta, hanno provocato la mancanza del numero legale. Quella sì che fu una palese scorrettezza istituzionale e di democraticità”.