Minturno / Omicidio Caprio: disposti nuovi accertamenti della Procura, indagini ad un punto di svolta

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MINTURNO – Forse sono ad una svolta le indagini, che potrebbero conoscere nuovi ed inattesi sviluppi, promosse dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere per fare piena luce sull’omicidio del professor Pietro Caprio, il docente di scienze motorie di 58 anni della scuola media “Angelo De Santis” di Marina di Minturno e dell’istituto comprensivo “Antonio Sebastiani” di Minturno ucciso il 4 novembre scorso e trovato cadavere all’interno dell’auto che, intestata all’anziana madre, venne bruciata in via Pietre Bianche, una strada alla periferia di Baia Domizia, in provincia di Caserta. I pm di Santa Maria Capua Vetere, prossimi a concludere le indagini preliminari, vogliono approfondire un altro aspetto probatorio legato al coinvolgimnento in questa tragica vicenda dell’unico indagato, Angelo Gentile, 82enne di Cellole.

La Procura ha ordinato l’esecuzione di nuovi accertamenti irripetibili e la prossima settimana – secondo quanto è trapelato e confermato- nominerà un perito che dovrà accedere alla e-mail in uso sino al momento del suo delitto al professor Caprio. E’una richiesta che ha formalizzato il legale difensore di Gentile, l’avvocato Gabriele Gallo, che chiede da mesi un allargamento delle stesse indagini sul delitto di Baia. Il suo assistito, Angelo Gentile, non ha mai posseduto una e-mail e tantomeno un computer e , quindi, verificare la possibilità che le responsabilità dell’omicidio possano essere trovate altrove a differenza di quella che condusse subito all’anziano che – secondo i Carabinieri della Compagnia di Sessa Aurunca – avrebbe ucciso e bruciato il corpo di Caprio per risentimento per un lungo prestito a strozzo che, acceso diversi anni per sostenere la precaria attività imprenditoriale di un figlio dell’anziano, aveva terminato di pagare soltanto alcune settimane prima del delitto.

Un fatto è certo. Gli stessi Carabinieri di Sessa Aurunca, che continuano i propri accertamenti nel massimo e comprensibile riserbo, avrebbero raccolto nel frattempo altri e – si vocifera – significativi elementi che potrebbero ora confluire nella conclusione delle indagini preliminari a carico del presunto assassino. Ma Gentile continua a negare ogni responsabilità professandosi innocente nonostante – è l’ipotesi investigativa della Procura – i due si frequentassero e l’84enne parlasse spesso con il professor che da anni insegnava educazione fisica nelle due scuole medie di Minturno. L’ultima telefonata avvenne subito dopo mezzogiorno del 4 novembre 2023. A chiamare fu Pietro non ricevette alcuna riposta. Poi, alle 14.21 di quello stesso giorno i due vennero immortalati dal sistema di videosorveglianza mentre accedevano appunto in via delle Pietre Bianche. Un quarto d’ora più tardi circa, alle 14.37 Gentile tornò presso la sua abitazine quando dove il professor Caprio venne trovato ucciso e bruciato all’interno dell’auto della madre soltanto la mattina del giorno dopo quando la donna diede l’allarme per il mancato ritorno a casa del figlio professore ma dalle più disparate attività e passioni.