Sperlonga / Hotel Grotta di Tiberio: querelle accesissima, la richiesta del Partito Democratico

Politica Sperlonga

SPERLONGA – Lo Sportello unico per le attività produttive del comune di Sperlonga abbi il coraggio di adottare il provvedimento di revoca di tutti i titoli commerciali e disponga l’immediata chiusura dell’attività di albergo-ristorante dell’Hotel Grotta di Tiberio. Non conosce mezzi termini la richiesta che il Partito Democratico ha avanzato all’Amministrazione comunale per porre fine alla “situazione di far west” venutasi a creare con il mancato rispetto della sentenza numero 1188/2024 del 05 febbraio scorso con cui il Consiglio di Stato ha reso irrevocabile l’ordine di demolizione del 9 maggio 2022 e ha disposto il contestuale annullamento di tutti i titoli edilizi relativi all’hotel “Grotta di Tiberio”, “costruito in società dal Sindaco di Sperlonga e da suo suocero”.

Per il Pd di Sperlonga la sentenza, che sarebbe dovuta essere resa esecutiva entro un mese dalla sua notifica alle parti, “avrebbe dovuto costituire una pietra tombale sui tentativi di tenere in vita una struttura totalmente abusiva. Invece ha dato luogo ad un supremo atto di protervia e di assoluto dispregio della legalità: con avviso pubblico sul sito internet, la società proprietaria della struttura, ha aperto le prenotazioni per l’imminente stagione turistica”. Insomma come se non fosse successo nulla – è il ragionamento del direttivo dei Dem di Sperlonga – con la gestione della struttura ricettiva impegnata, in occasione del ponte Pasquale appena trascorso, ad inaugurare la campagna di prenotazione per la stagione turistica 2024. Il Pd ignora “chi sia stato l’occulto suggeritore di una decisione tanto audace, assunta peraltro all’insaputa degli stessi legali della società, ma ciò che emerge in tutta evidenza è che l’hotel non sarebbe ancora oggi nella piena (seppur illegittima) disponibilità del suo proprietario se non si fosse avvalso della plateale condotta omissiva del dirigente della ripartizione tecnica e di quello Suap del Comune di Sperlonga.

Il primo avrebbe dovuto provvedere ad emettere il provvedimento di mancata ottemperanza all’ingiunzione di demolizione, ormai irrevocabile, e avrebbe dovuto disporre l’avvio dell’iter finalizzato alla trascrizione della proprietà a favore del Comune, secondo le modalità definite sia dal Testo Unico dell’Edilizia, sia dalla recente sentenza ad adunanza Plenaria del Consiglio di Stato numero 16 del 11ottobre 2023. Dal canto suo, il dirigente Suap avrebbe dovuto emettere, nei confronti degli attuali gestori, il provvedimento di revoca di tutti i titoli commerciali e – ed il secondo atto d’accusa del Pd sperlongano – disporre l’immediata chiusura dell’attività di albergo-ristorante dell’Hotel Grotta di Tiberio che, nonostante il provvedimento dei giudici di palazzo Spada, è regolarmente aperto.

“La gravità della situazione si amplifica – aggiunge ancora un documento del consiglio direttivo del Pd che chiama pesantemente in causa anche l’operato della Prefettura di Latina – se si considera che all’inadempienza del responsabile dell’ufficio tecnico e del responsabile del Suap fa riscontro l’inerzia mostrata dal Comune di Sperlonga e dalla Prefettura di Latina, ai quali la legge assegna non solo il compito di attivare i poteri di sanzione e repressione dell’abuso edilizio, ma anche quello di curare le procedure di demolizione in caso di loro mancato avvio entro 180 giorni dall’accertamento dell’abuso”.

Il Pd senza freni chiama in causa anche l’operato della Procura della Repubblica di Latina: “I due pubblici Ministeri titolari di procedimenti connessi a questa vicenda avrebbero potuto e dovuto vigilare sulla immediata esecuzione dell’ordinanza di demolizione della struttura alberghiera, così come confermata dal Consiglio di Stato”.

Perché? Lo spiega lo stesso Partito Democratico:Vicende come quella dell’Hotel Grotta di Tiberio a Sperlonga contengono – termina la nota ufficiale del partito – una forte carica di virulenza sociale non solo perché l’abusivismo crea un danno al territorio, al paesaggio e quindi alla collettività, ma anche perché distruggono, agli occhi dell’opinione pubblica, il confine tra ciò che è lecito e ciò che è illecito. In più accrescono nei cittadini la convinzione che la legge non sia uguale per tutti, minano la fiducia nella Giustizia e nello Stato di Diritto, rendendo sempre più debole e incerto l’affidabilità e il valore delle Istituzioni democratiche. Per questo e solo per questo la nostra continuerà – ed un monito chiaro quello dei Dem di Sperlonga – ad essere una voce di allarme e di denuncia”.