Frosinone / Imprenditore Cocco detenuto in Costa d’Avorio, spiragli per il ritorno in Italia

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FROSINONE – Ora possono cominciare a sperare i familiari di Maurizio Cocco dopo l’ultima udienza del processo svolta presso il Tribunale di Abidjan, in Costa d’Avorio, a carico dell’imprenditore di 62 anni di Fiuggi recluso nel carcere dal giugno 2022 – secondo la moglie – ingiustamente ed in condizioni disumane. Nell’ultimo atto del dibattimento il Tribunale ivoriano ha tecnicamente rigettato la richiesta di scarcerazione avanzata dal legale del 62enne di Fiuggi ma contestualmente il rappresentante della nostra Procura nel paese africano si è detto favorevole al ritorno in Italia di Cocco senza alcuna limitazione avendo scontato oltre 20 mesi di reclusione per il nuovo reato di truffa.

La sentenza finale è attesa per il prossimo 10 aprile ma l’intera famiglia Cocco comincia ora a nutrire un po’ più di ottimismo anche per un’altra ragione: all’ultima udienza del processo ad Abidjan ha partecipato un autorevole esponente dell’ambasciata italiana in Costa d’Avorio grazie all’interessamento politica di due parlamentari di Fratelli d’Italia, Paolo Pulciani e Andrea Di Giuseppe. Anche i legali di Cocco, gli avvocati Angelo Testa e Pasquale Cirillo, cominciano ad essere possibilisti per la scarcerazione dell’imprenditore fiuggino che nei giorni scorsi, dopo aver iniziato lo sciopero della fame, aveva accusato un malore. L’uomo è talmente dimagrito che, pesando al momento 40 chili, non riesce più a sostenere la detenzione in un penitenziario costruito per ospitare 1500 persone ma deve far fronte ad una popolazione carceraria dieci volte maggiore.

La moglie di Cocco, la signora Assunta Giorgilli, dopo aver chiesto l’intervento delle massime cariche dello Stato e di vertici delle nostre autorità diplomatiche in Costa d’Avorio, aveva dovuto rinunciare ad accettare la proposta di cauzione, per un importo di un milione e mezzo di euro, avanzata dallo stato africano per la liberazione del marito.