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Sud Pontino / Chiude il pronto soccorso dell’ospedale “Dono Svizzero”, lavori anche al “San Giovanni di Dio”

SUD PONTINO – Due ospedali del sud pontino ancora al centro di polemiche e disagi, il “Dono Svizzero” di Formia ed il “San Giovanni di Dio” di Fondi. Il pronto soccorso del nosocomio formiano, il più importante della provincia e secondo solo al “Santa Maria di Goretti” in termini di servizi e posti letto, lunedì chiuderà i battenti a tempo indeterminato per la realizzazione di programmati lavori di ristrutturazione che finanziati da fondi regionali, dovrebbero migliorare l’efficienza e la sicurezza del servizio. Tuttavia, la chiusura del pronto soccorso desta preoccupazione per la possibile carenza di servizi sanitari in una zona già carente.

L’Asl di Latina – che in settimana registrerà l’abbandono dopo tre anni della direttrice sanitaria Silvia Cavalli per essere avvicendata molto probabilmente in qualità di commissario straordinario dall’attuale direttrice amministrativa Sabrina Cenciarelli, in quota Lega – ha deciso di ubicare il pronto soccorso in una tensostruttura adiacente, la stessa che ospitò il reparto Covid durante la fase cruciale della pandemia. Mentre la politica (tutta) di Formia su questa chiusura sta mantenendo un incomprensibile silenzio, ad essere preoccupato è l’ex sindaco di Gaeta e consigliere regionale di Forza Italia Cosimino Mitrano.

“È importante che la soluzione sia in grado di garantire un servizio di pronto soccorso efficiente e sicuro per tutti i cittadini di Formia e del comprensorio – ha detto l’esponente azzurro – La direzione sanitaria è sicuramente sensibile alla tutela del personale sanitario e dei cittadini, e sono certo che si impegnerà a fondo per trovare soluzioni alternative alla tensostruttura”.

Quali ? Nessuno le conosce. Se Atene piange, Sparta non ride. Sul futuro dell’ospedale “San Giovanni Di Dio” sono ai ferri corti il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Enrico Tiero ed i dirigenti di Fondi di Azione. Il partito di Carlo Calenda aveva lamentato la mancanza di fatti concreti da parte del governo regionale di centro destra in merito all’audizione dei sindaci del comprensorio promossa da parte da Tiero con la partecipazione della presidente della commissione sanità presso il consiglio della Pisana Alessia Savo. “Trovo stucchevoli le parole pronunciate da esponenti di Azione. Proprio loro? Se non sbaglio l’uomo che ha gestito la sanità nell’ultimo decennio nella nostra regione – chiaro riferimento all’ex assessore Alessio D’Amato – è un consigliere regionale del loro partito. Potrebbero chiedere lumi e spiegazioni a chi non ha prodotto nulla in termini di servizi sanitari in quel comprensorio. La gestione passata si è resa protagonista di tagli ai servizi ospedalieri e nei confronti della sanità territoriale. In 10 anni le passate amministrazioni regionali hanno promesso svolte e rivoluzioni sanitarie sempre disattese”.

“Per quanto mi riguarda su Fondi ho le idee chiare – ha detto Tiero – e le ho esposte in commissione. Il piano sulla riorganizzazione sanitaria non deve essere un dogma, lo dico da membro della maggioranza in commissione sanità. Se è necessario e utile va anche proposta una modifica. Credo che in provincia di Latina si possa andare verso una ripartizione netta tra presidio Nord (Latina), presidio Centro (con Terracina e Fondi) e Presidio Sud (Formia). Quanto alle urgenze, ritengo che la priorità vada data al problema della carenza di personale. Ho sottolineato come sia indispensabile portare avanti – ha aggiunto l’esponente di Fdi – una politica di ‘marketing’ territoriale e sensibilizzare sul piano umano i medici ed i professionisti della sanità, affinché trovino i giusti stimoli e siano messi nelle migliori condizioni per lavorare a lungo in questo importante nosocomio della provincia.” Tiero, tra le righe, ha invitato Azione ad evitare di strumentalizzare queste questioni “sensibili” da parte dell’opinione pubblica: “Occorre a mio parere affrontare le criticità del presidio e confrontarsi senza contrapposizione, con il solo obiettivo di capire i problemi per risolverli insieme. Quando si parla di salute – ha concluso Tiero – bisogna accantonare le divisioni politiche e lavorare in modo sinergico per fare gli interessi delle nostre comunità”.

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