Frosinone / Sparatoria in centro: autopsia sul corpo di Kasmi Kasem, proseguono le indagini

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FROSINONE  – E’ iniziata intorno alle 15.30 di martedì l’autopsia sul corpo di Kasmi Kasem, il 27enne ucciso nella sparatoria di Via Aldo Moro a Frosinone sabato sera. L’esame è stato affidato al Professor Fabio De Giorgio, del Policlinco Gemelli che, nominato in mattinata dalla Procura di Frosinone (la difesa dell’assassino ha deciso di non nominare un consulente di parte), ha operato sino a tarda sera in compagnia degli agenti della polizia scientifica. Le indagini intanto vanno avanti, soprattutto alla ricerca dell’arma che, secondo quello che è stato il racconto del reo confesso Michea Zaka, sarebbe stata lanciata dal ponte sul Cosa in Via Verdi nei pressi della stazione ferroviaria.

Se rimangono stabili intanto le condizioni dei tre feriti, di cui due allo “Spaziani” entrambi fuori pericolo, oltre il terzo più grave all’Umberto I di Roma, c’è stata un’ondata di controlli della Polizia di Stato a Frosinone dove l’attenzione è massima dopo la sparatoria e l’omicidio di sabato sera al culmine di un confronto tra due gruppi di albanesi nello Shake Bar di via Aldo Moro. Le indagini continuano a puntare sui mondi della prostituzione e della droga, nonostante Michea Zaka abbia ribadito durante l’interrogatorio di convalida d’avere sparato perché temeva che i quattro connazionali entrati nel locale volessero rapirlo e vendicarsi per una vecchia ruggine legata ad una donna.

Nella serata di lunedì gli uomini dell’Ufficio di Prevenzione sono intervenuti in un caseggiato popolare nella zona bassa della città. Hanno effettuato un’irruzione nel seminterrato dove sono ubicate le cantine ed il vano ascensore trovando in un angolo un carrello da spesa pieno di legno, inerti e pezzi di ferro, mentre nella parte superiore c’erano vari cocci di vetro dalle notevoli dimensioni. Gli uomini del questore Domenico Condello hanno svuotato il carrello e sotto i materiali hanno trovato tre buste della spesa  all’interno delle quali c’erano 13 panetti e 5 involucri di cellophane. Il narcotest ha stabilito che si trattava di hashish e marijuana per un totale di un chilo e trecento grammi. Oltre alla droga, i poliziotti hanno trovato anche il materiale per confezionare le dosi. L’equipaggio della Volante ha sequestrato tutto: si procede a carico di ignoti.