Ponza / Porto turistico dell’isola: il parere della Regione Lazio, le tappe e i tempi del progetto

Attualità Isole pontine Ponza Top News

PONZA – L’impegno della Regione c’è: accorciare i tempi burocratici per realizzare un’opera di riqualificazione attesa da anni dal comune di Ponza, da cittadini ed operatori turistici in grado di favorire ulteriori forme di sviluppo turistico ed economico. E’ la garanzia dell’assessore al bilancio e alla programmazione economica della Regione Lazio Giancarlo Righini commentando il contenuto e le previsioni del progetto per la realizzazione a Ponza di un nuovo ed innovativo, dal punto di via ambientale, porto turistico. Nascerà in località “Cala Dell’Acqua” secondo la soluzione progettuale che, approntata dal Consiglio nazionale delle ricerche a stretto gomito con l’Università “La Sapienza” di Roma, è contemplata dal piano regionale approvato in giunta.

L’approdo – secondo l’assessore Righini – sarà realizzato non solo nel rispetto dei tempi previsti, ma anche e soprattutto in coerenza con i principi di sostenibilità ambientali. L’opera interesserà oltre 122mila metri quadrati complessivi, di cui 28mila riguardano la diga foranea, i pontili e le aree dei servizi a terra. I posti barca saranno 279, la profondità massima dell’ormeggio sarà di 16 metri mentre la lunghezza massima ormeggiabile sarà di 50 metri. In località Cala dell’Acqua, ai piedi di un’ex area mineraria dismessa dal 1975, dovrebbe nascere il terzo porto turistico del litorale tirrenico dopo quello di Pozzuoli e di La Spezia ma con un’invidiabile caratteristica: la sua eco sostenibilità recuperando l’habitat naturale della zona.

Ad illustrarlo è il responsabile di Marina dell’Acqua, Guido del Gizzo:”La realizzazione del porto ha come obiettivo, da un lato la bonifica dell’area e l’autosufficienza dell’infrastruttura dal punto di vista energetico, dall’altro lo sviluppo di questa zona perché il progetto nasce nell’area depressa dell’isola di Ponza”. I “cassoni”, che verranno riempiti e “affondati” e che sporgeranno dall’acqua, saranno inseriti come peso con i rifiuti derivanti dalla bonifica della zona e del fondale, previo riciclo ovviamente.

Nell’ambito della realizzazione del porto il progetto prevede la realizzazione di una stazione sperimentale di prova e la certificazione di sistemi di generazione (power take-off) in grado di operare in ambiente marino. Si tratta di una piattaforma di prova e certificazione prestazionale (prestazioni energetiche, elettriche, strutturali, ambientali) in condizioni open ocean, unica nel panorama nazionale per tecnologie energetiche marine. Come se fosse un gigantesco laboratorio in grado di operare in condizioni naturali, la stazione rappresenterà un osservatorio sul recupero dell’energia e capterà il moto ondoso per trasformarlo in elettricità.

Quello “benedetto” dalla Regione è un porto turistico il cui iter tecnico amministrativo è stato iniziato nel 2018 dall’allora amministrazione comunale del sindaco Piero Vigorelli. Il sindaco attuale Franco Ambrosino crede molto nella realizzazione di quest’opera e per questo motivo da tempo sta chiedendo l’impegno della Regione per tentare di sburocratizzare l’iter. La società che ha proposto il progetto ipotizza che l’iter autorizzativo si possa concludere nel giro dai 12 ai 15 mesi. Poi ne serviranno altri 30 per i lavori. I moduli della diga foranea, infatti, sono 24 e la previsione è che si lavori un mese su ogni cassone più le opere a terra.

“Il contenzioso con il Comune – ha concluso tranquillizzando Gizzo– si è concluso e abbiamo vinto al Tar. Teoricamente il passaggio successivo sarà la conferenza dei servizi e poi si potrà andare avanti. A febbraio scorso la Regione aveva approvato la Vas, a novembre il Piano dei porti in Giunta. Per quanto riguarda le opere a terra rinunceremmo volentieri alle attività commerciali a favore di un importante cantiere presso il quale possano trovare spazio gli operatori locali. Ringrazio l’assessore regionale Righini e la dirigente di Fratelli d’Italia Eloisa Fanuli, che si sono occupati della questione”.

PHOTOGALLERY

Questo slideshow richiede JavaScript.