Priverno / L’ Istituto “Don Andrea Santoro” ricorda l’amato sacerdote vittima di un agguato in Turchia

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PRIVERNO – Uomo di pace, testimone di speranza: lascia un’eredità importante Don Andrea Santoro, il sacerdote di Priverno ricordato nel corso di un partecipato convegno promosso dall’Istituto Comprensivo Don Andrea Santoro, a lui intitolato nel 2008. Un incontro corale e commosso, aperto dalla Dirigente scolastica Dott.ssa Daniela Franzino che ha ricordato il martirio di Don Andrea come seme di speranza per un mondo di pace. Ha portato i saluti della sindaca Anna Maria Bilancia l’assessora Sonia Quattrociocche che ha definito il sacerdote “persona attualissima”, il cui messaggio di speranza deve guidare le giovani generazioni.

Commovente il ricordo dello zio di Don Andrea Santoro, il Prof. Antonio Polselli, storico, già dirigente scolastico, che ne ha ricordato l’onestà, la coerenza, il coraggio. Nelle sue accorate parole rivolte agli alunni presenti in aula magna ha sottolineato le pesanti eredità di Don Andrea, eredità della fede, dell’amore, dell’ascolto, del silenzio: “Prendete esempio da lui, seguite i suoi passi, il suo esempio, siate fieri di essere suo concittadino”, ha dichiarato ai giovani alunni della scuola primaria e secondaria presenti, attenti e curiosi.

Il sacerdote lasciò l’Italia per recarsi in Turchia alla guida della comunità cattolica di Trebisonda con pochi fedeli, oggi rifiorita grazie al suo lavoro profondo e costante di costruzione di un dialogo tra culture e religioni monoteiste. Con un collegamento in diretta dalla Turchia Padre Andrea David, missionario presso l’Abbazia di Fossanova, ha salutato la comunità turca che ancora opera lì dove  si è consumato il martirio di Don Andrea Santoro, colpito alla schiena da un giovane turco mentre pregava nella sua chiesa. Sono passati 18 anni da quel 5 febbraio 2006. Oggi è in corso il processo di beatificazione del sacerdote di Priverno, costruttore di ponti, simbolo perfetto di una scuola multiculturale.

In chiusura il Prof. Polselli , autore del libro “L’eredità” dedicato alle opere ed al pensiero del nipote, ha risposto alle numerose domande degli alunni e ha letto alcuni passaggi del diario di Don Andrea: “Vorrei essere un sentiero umile e nascosto, per aiutare gli altri a salire”.

Tra gli intervenuti oltre al maresciallo dei Carabinieri Maurizio Cocorito  ed il brigadiere Ciocchi della stazione dei carabinieri di Priverno, gli assessori Yuri Musilli e Luigina Vellucci, Domenico Antonio Sulpizi, il compagno di scuola di Don Andrea, Bruno Caradonna, lo storico e fotografo Carlo Picone, il giornalista Alessandro Paglia, le insegnanti in pensione Carmen Rossi, Concetta Pagani, Camilla Miccinilli, Elena Greco e M. Domenica Liburdi, alcune delle quali saranno i membri della commissione che valuterà i lavori del Concorso “Don Andrea Santoro, uomo di pace” bandito dell’omonimo istituto comprensivo.