Formia / Ponte Tallini, il consigliere Alessandro Carta (Pd) si dissocia dalla posizione delle Minoranze

Attualità Formia Top News

FORMIA – Se le minoranze al comune di Formia, quando mancano due mesi al giro di boa della consiliatura, hanno bisogno disperatamente di una propria definita identità politica e programmatica in vista dei futuri impegni elettorali amministrativi, la conferma è arrivata lunedì in un post di uno dei esponenti del Partito Democratico che siedono in consiglio comunale, Alessandro Carta. Nei giorni scorsi il giovane ed esordiente esponente Dem, insieme al suo capogruppo Luca Magliozzi e agli consiglieri di minoranza, aveva liberamente sottoscritto una richiesta di convocazione del Consiglio Comunale (proposta per la cronaca dal capogruppo di Guardare Oltre Imma Arnone) per discutere di viabilità (il futuro di ponte Tallini o, in alternativa, la realizzazione, nella zona sottostante di una rotatoria), della riqualificazione del waterfront nel tratto Molo Azzurra-Molo Vespucci e del futuro operativo degli impianti di itticoltura davanti la spiaggia di Vindicio.

Il consigliere Carta in un post sui social ha deciso di effettuare un’inversione di marcia a 180° gradi rispetto a quanto condiviso e sottoscritto. Alcuni organi di ‘informazione avevano definito quella delle minoranze una mozione con cui si chiedeva al Sindaco Gianluca Taddeo di fermarsi sulla decisione di riaprire Ponte Tallini e di realizzare in alternativa – come detto – la rotatoria nella zona sottostante del Ponte, nei pressi di Molo Azzurra. Ora il consigliere Carta dissente (chissà se ad esprimere le sue stesse opinabili riserve è il capogruppo del Pd Magliozzi?). Carta quella firmata non la definisce mozione ma una richiesta di ordine del giorno “per poter discutere di problematiche fondamentali per lo sviluppo della città. Questioni che meriterebbero maggiore spazio nel dibattito politico e sui cui sarebbe auspicabile un confronto serio e pacato tra tutte le forze politiche“.

Ma qual è la differenza tra mozione e ordine del giorno? Il consigliere Carta non lo specifica, dice soltanto di prendere le distanze da quello sottoscritto con le minoranze se fosse una mozione. Ma perché? Su un aspetto si sofferma subito: “Di viabilità se n’è parlato pochissimo in questi due anni e mezzo. Se ne torna a discutere oggi perchè nelle scorse settimane è stato approvato in giunta il progetto di fattibilità tecnica ed economica per la riqualificazione di Ponte Tallini. Prevede una spesa totale di quasi un milione e mezzo di euro e comprende interventi suddivisi in due lotti funzionali che riguardano la messa in sicurezza, la riqualificazione del ponte e la sistemazione delle aree limitrofe“.

Carta fa clamorosamente outing rispetto a quanto liberamente sottoscritto quando aggiunge che…”A mio avviso non è sbagliato riaprire Ponte Tallini. Del resto, come gruppo consiliare, in sede di discussione del bilancio di previsione del 2022, presentammo un emendamento, poi bocciato dalla maggioranza, con cui si chiedeva di introdurre la richiesta di prestito per i lavori di riqualificazione e riapertura di Ponte Tallini per un totale di 860mila euro. Ritenevamo che si trattasse di un intervento impellente per migliorare la viabilità cittadina e che avrebbe dovuto necessariamente aprire un serio confronto sull’attraversamento viario della città. Poi la Maggioranza ha affidato l’elaborazione di un progetto definitivo per la ‘Rotatoria del Porto’, antistante Molo Azzurra per un costo di 40mila per poi tornare indietro sui suoi passi e procedere con l’investimento su Ponte Tallini”.

A prescindere da quale sia la scelta migliore – riapertura di Ponte Tallini o rotatoria del Porto (con conseguente pedonalizzazione del Ponte) – “risulta evidente che nessuna di queste due soluzioni snellirà di una virgola il traffico all’interno della città.La riapertura del ponte consentirebbe di accedere sulla via Vitruvio, e viceversa sulla litoranea senza dover percorrere l’intero lungomare. L’eventuale rotonda, toglierebbe il traffico da via Vitruvio ma lo sposterebbe su Via Emanuele Filiberto – osserva Carta – Il problema sostanziale della circolazione di Formia è dovuto al fatto che esiste una commistione del traffico urbano con quello di lunga percorrenza, che si concentra prevalentemente sulla litoranea e si spezzetta in numerosi attraversamenti pedonali autorizzati (e non)”.

Dopo questa clamorosa abiura politica per il consigliere Carta “oltre alla riapertura di Ponte Tallini (o in alternativa la rotonda di Molo Azzurra, che mi convince meno), si dovrebbe intervenire con ulteriori opere in grado di fluidificare il traffico litoraneo, ma su questo mi riservo di avanzare delle proposte dopo averne discusso, prioritariamente, con le forze politiche della coalizione in cui sono stato eletto. Insomma, il tema della viabilità costituisce uno dei limiti principali allo sviluppo commerciale e turistico del nostro territorio. Per questo occorre ipotizzare soluzioni realistiche e realizzabili in tempi rapidi, nonchè dentro un quadro più organico e complessivo che non sia subordinato alla realizzazione della Pedemontana”.

La parola magica è arrivata, alla fine…con il sindaco Taddeo e la maggioranza che lo sostiene, se dipendesse dalle minoranze, potenzialmente in grado di governare Formia senza limiti di mandato…