Formia / Piano Integrato Attività e Organizzazione, la consigliere Arnone replica alla Segretaria comunale

Attualità Formia

FORMIA – Continua a rimanere al centro del dibattito politico-amministrativo del comune di Formia la tardiva approvazione del “Piao”, il Piano Integrato Attività e Organizzazione, una sorta di piano regolatore amministrativo dell’ente che dovrebbe disciplinare la gestione della macchina amministrativa, di regolare le performance, il suo piano trasparenza e anticorruzione, di prevedere la possibilità o meno nuove assunzioni e consulenze e di regolare le norme del lavoro agile. Se la sua approvazione da parte della segretaria comunale Marina Saccoccia sarebbe dovuta avvenire entro il 30 maggio – termine poi prorogato al 15 ottobre – ad occuparsene prima era stata indiscutibilmente per prima il capogruppo di Guardare Oltre Imma Arnone in un’interrogazione in cui nei mesi scorsi aveva stigmatizzato la mancata adozione di questo strumento di pianificazione facendo rilevare anche le conseguenze negative in termini di funzionamento e semplificazione dell’attività amministrativa, qualità e trasparenza dei servizi pubblici per i cittadini.

All’interrogazione della dottoressa Arnone non era tardata ad arrivare la risposta della dottoressa Saccoccia con una conclusione secca sottoscritta in una lettera di risposta del 13 dicembre scorso: se il comune non si è dotato ancora del “Piao”, le responsabilità – avevano scritto – “non sono nè del sindaco Gianluca Taddeo e tantomeno della sottoscritta”. E invece il capogruppo Arnone aveva effettuato una fotografia dell’attuale situazione in cui versa il Comune, passato da 265 dipendenti del 2017 a 165 nel 2023 alla luce delle ultime uscite per mobilità e pensionamenti. E non erano mancate critiche e perplessità circa i ritardi per l’espletamento di un concorso a dirigente tecnico, la riduzione “a semplice servizio” del comando della Polizia Municipale che “ha creato notevoli difficoltà all’organizzazione del servizio di vigilanza in ogni settore di cui esso è competente, con disservizi notevoli per i cittadini e per il controllo del territorio, in modo particolare nel periodo estivo quando in città aumenta il numero delle presenze” e della stessa avvocatura Comunale “che sta incrementando notevolmente le spese per l’esternalizzazione delle cause con l’impiego di professionalità esterne e con un impegno economico più elevato per le casse comunali e quindi risorse pubbliche maggiori sottratte ai servizi per i cittadini.

Per la segretaria Saccoccia se ci sono responsabilità su quanto fatto rilevare dalla dottoressa Arnone vanno individuate altrove. Se il Comune alla fine del 2023 non aveva ancora il “Piao”, vanno chiamati in causa i singoli dirigenti relativamente ai loro ritardi per la trasmissione dei dati e degli atti relativi al fabbisogno di personale che del Piano costituisce una sezione fondamentale. La segretaria comunale aveva attaccato frontalmente anche l’operato della dirigente dell’ufficio personale Tiziana Livornese: “I dati e gli atti completi e definitivi sulla programmazione del personale utili alla redazione della competente sezione del Piao sono stati resi disponibili alla fine dello scorso mese di agosto quando la richiesta mia e del sindaco Taddeo è stata del 7 giugno 2023”.

Il capogruppo Arnone ora ha deciso di passare al contrattacco, di controreplicare alla Segretaria comunale in una lettera che ha inviato al collegio dei revisori, al nucleo indipendente di valutazione dei dirigenti e, per conoscenza, al sindaco Taddeo, al presidente e all’intero Consiglio comunale. Le ha fatto rilevare insieme la dubbia legittimità di alcuni provvedimenti adottati nel corso del 2023 dalla Giunta Taddeo sul personale. Uno su tutti: il 3 marzo scorso la Giunta approvava la “modifica al Piano Triennale del fabbisogno del personale 2022-2023-2024 annualità 2023” stabilendo come le assunzioni previste nella stessa deliberazione “verranno inserite nel Piao 2023” che…non c’era. La deliberazione numero 162 del 28 agosto 2023 approvava, poi, il Piano triennale del fabbisogno del personale 2023-2025 specificando, ancora una volta, come …”il piano del fabbisogno del personale è stato completamente assorbito dal Piao”. Che non era stato approvato . Il capogruppo Arnone definisce prive di validità queste ed altre delibere in tema di personale arrivando a ribadire come il “Piao” vada approvato entro il 31 gennaio di ogni anno “nel rispetto delle vigenti discipline di settore e, in particolare, del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 e della legge 6 novembre 2012, numero 190.

L’equazione politica cui ricorre il capogruppo di “Guardare Oltre” – ma il comune di Formia non sarebbe stato in grado di svolgerla è la seguente: senza bilancio approvato e senza “Piao” non si può assumere o quantomeno iniziare le procedure assunzionali. Avendo già approvato il bilancio di previsione 2023/2025 nel maggio 2023, la Giunta – a dire di Arnone – doveva approvare il “Piao” nei 30 gionni successivi decorrenti dalla data di approvazione del Bilancio di previsione. E invece la Giunta del comune-tartaruga ha licenziato il “Piao” il 28 dicembre scorso, “appena tre giorni prima della scadenza dell’anno finanziario. Con queste presunte conseguenze negative: il comune di Formia ha adottato un atto “assorbito da altri”, ha assunto personale senza l’adozione del Piao 2023-2025 tenendo “ferme da oltre un anno le procedure per la definizione delle pesature delle Posizioni Organizzative (oggi incarichi di elevata qualificazione)”.

Per il capogruppo Arnone l’approvazione “last minute” del Piano 2023-205 “è avvenuta alla stregua di una sorta di sanatoria delle procedure effettuate in difformità all’iter amministrativo richiesto dalla normativa di riferimento. Ciò comunque non sana l’ortodossa procedura amministrativa posta in essere finalizzata alle assunzioni. In ordine al personale a tutt’oggi non risulta che il Presidente della delegazione trattante si sia attivato per la sottoscrizione del contratto decentrato per il personale del comparto né per quello dei dirigenti – aggiunge l’esponente dell’opposizione – non risultano assegnati obiettivi da raggiungere nell’anno 2023 ai Dirigenti e al Segretario che dovevano essere inseriti nel “Piao” – sezione 2 – sottosezione performance ma stranamente compare per il Segretario generale un decreto sindacale che fissa gli obiettivi da conseguire nell’anno 2023 alle 11.09 del 31 dicembre scorso. La mancata assegnazione degli obiettivi –nei termini e modi dovuti- comporta un grave danno per i Dirigenti e i dipendenti, impedendo l’erogazione dell’indennità di risultato, così pure la mancata sottoscrizione dei contratti decentrati”.

Durissimo è l’affondo che porta Imma Arnone nell’epilogo della sua controreplica alla dottoressa Saccoccia. La prima destinataria non poteva non essere la Segretaria generale e responsabile dell’anti corruzione del comune di Formia: “La invito. in conseguenza, a pervenire ad una concretezza del Suo operato facendo sì che vengano raggiunti dei buoni indici di efficienza ed efficacia dell’apparato amministrativo, così come erano presenti in anni passati nel comune di Formia portato ad esempio dai comuni limitrofi”.

Il secondo appello è rivolto al Collegio dei Revisori e al nucleo di Valutazione. “Si richiede – per quanto ciascuno di propria competenza- un puntuale intervento in merito, al fine di evitare il mantenimento ed il perpetrarsi di situazioni anomale come quelle riscontrate”.

Lo faranno? E’ più facile che evangelicamente il cammello passi in una cruna di un ago.