Gaeta / Appalto rifiuti, la condotta dell’assessore comunale Santoro nel mirino delle Minoranze

Attualità Gaeta

GAETA – Continua il pressing politico istituzionale del consigliere comunale di opposizione al comune di Gaeta Franco De Angelis sull’iter di conferimento del servizio di gestione integrata dei rifiuti. Non è bastato, dunque, nei giorni scorsi il blitz della Guardia di Finanza del gruppo di Formia che ha chiesto ed ottenuto dalla segretaria comunale Patrizia Cinquanta il voluminoso carteggio tecnico-amministrativo su un appalto aggiudicato nel novembre 2022 ma rimasto privo per 13 lunghi mesi della firma del contratto di servizio. Il consigliere De Angelis ora ha deciso di promuovere un forcing direttamente nei confronti dell’assessore al ciclo dei rifiuti Diego Santoro. E una ragione – o meglio due – c’è.

Il 23 ottobre scorso l’esponente della lista “Insieme con Silvio D’Amante sindaco” presentava un’interrogazione in cui chiedeva all’assessore Santoro di dare risposta ad un’infinità di chiarimenti sui quali hanno avviato in questi giorni una silenziosa attività investigativa gli uomini del colonnello Luigi Galluccio. De Angelis sostiene, rammaricandosi, di non aver ricevuto nel consiglio comunale di due mesi fa alcuna risposta da parte dell’assessore all’ambiente del comune di Gaeta “nonostante il servizio in esame sia nel frattempo proseguito pur in presenza di alterne vicende gestionali e provvedimentali, risulta ancora del tutto priva di un suo formale riscontro in palese violazione di quanto richiesto dalla vigente normativa Statutaria e Regolamentare”.

Ma sotto la zelante lente d’ingrandimento del consigliere De Angelis è finito qualcos’altro. E più precisamente una lettera del 21 novembre della segretaria comunale Patrizia Cinquanta che invitava propio l’assessore espressione della lista di maggioranza “Gaeta Democratica” a fornire gli “adempimenti di competenza”. Insomma a rispondere- con gi strumenti che avrebbero voluto – al rappresentante dell’opposizione. Sono trascosi quasi due mesi, da parte dell’assessore all’ambiente Santoro le risposte sperate non ci sono state ed il consigliere Franco De Angelis gli ha scritto una polemica lettera aperta che, per conoscenza, è stata inviata all’intero consiglio comunale di Gaeta, al presidente dell’assemblea Davide Speringo, al sindaco Cristian Leccese, alla segretaria comunale Patrizia Cinquanta e anche alla dirigente del dipartimento “Infrastrutture, Opere, sostenibilità ambientale, territorio, ambiente e rifiuti” Stefania Della Notte. Non usa mezzi termini De Angelis quando accusa l’assessore al ciclo dei rifiuti di “condotta omissiva”.

“Si tratta di una responsabilità che va riconosciuta in via esclusiva a carico della S.V. nella qualità di Assessore con delega all’Ambiente in quanto, l’illecita omissione, è conseguenza diretta della Sua condotta contra ius idonea anche ad integrare l’elemento soggettivo della responsabilità amministrativa contestata. Dall’esame del del materiale istruttorio risulta di palese evidenza che il protrarsi della mancata risposta alla Interrogazione evidenzia una condotta gravemente colposa violativa, da parte Sua, di ogni dovere di diligenza e del principio di buon andamento e di legalità dell’azione amministrativa. A deporre per la gravità della colpa concorre, peraltro, anche la valorizzazione della nota del 21 novembre con la quale la Segretaria comunale La invita a provvedere, cioè a fornire, risposta. Le rappresento che la vigente normativa in materia afferma testualmente la rilevanza della colpa grave con riferimento ai danni cagionati da omissione o inerzia del soggetto agente”- sono le parole di De Angelis.

Ed ancora. “Ed invero, come ben risulta dalla sopra riportata ricostruzione delle serie causale dei provvedimenti indicati, il danno lesivo degli interessi pubblici del sottoscritto, anche nella funzione propria di Presidente della Commissione consiliare di controllo e garanzia, deriva proprio dal non avere dato seguito alla richiesta del Segretario comunale e al fatto, conseguente, di aver serbato una perdurante condotta omissiva non attivando quelle procedure, anche tecniche, che la Sua funzione Le impone proprio per fronteggiare e gestire situazioni, come quelle emerse nel caso di specie, di segnalazione di possibili anomalie nell’affidamento e nella gestione del Servizio in esame.”

E ripercorrendo l’iter della procedura d’appalto, ora al vaglio delle Fiamme Gialle formiane, il consigliere De Angelis ricorda come il contratto di servizio per il ciclo dei rifiuti sia stato sottoscrocritto il 23 novembre scorso all’indomani dell’invio alla Giunta da parte della dirigente Della Notte del Piano Operativo dei Servizi approvato “ben 13 mesi dopo l’intervenuta aggiudicazione dell’appalto e, quindi, in formale violazione del Codice dei contratti pubblici che prevede che lo stesso doveva essere sottoscritto entro i 30 giorni successivi alla aggiudicazione”. Per De Angelis questi adempimenti, seppur formalizzati tardivamente, non possono permettere all’assessore all’ambiente Santoro di dormire sonni tranquilli.

E lo spiega nella dura lettera aperta all’assessore del comune di Gaeta: “Nulla toglie all’urgenza dell’interrogazione in quanto le singole domande/questioni in essa formalizzate mantengono ancora oggi, e forse ancora di più, la loro stringente attualità.” L’assessore Santoro è stato invitato a “non venir meno ai suoi fondamentali doveri di diligenza e all’esatta esecuzione degli obblighi di servizio a cui è tenuto nell’attuale assetto ordinamentale nella funzione di Assessore comunale.” E lo prevede la normativa vigente. L’articolo 43 del decreto legislativo 267/2000 dispone che il Sindaco, ovvero gli Assessori delegati, “rispondano, entro 30 giorni, alle interrogazioni e ad ogni altra istanza di sindacato ispettivo”. Lo stesso il Ministero dell’Interno – Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, con Parere del 17 febbraio 2017 (e pareri successivi di analogo contenuto) ha chiarito che: “Si ritiene che l’ente non possa esimersi dal fornire risposta all’interrogazione nei tempi previsti”.

Ancora più di recente, sempre lo stesso Dipartimento del Viminale, con il parere numero 26170 del 26 settembre 2023, ha chiarito che: “Il termine di 30 giorni entro il quale dev’essere fornita risposta alle interrogazioni consiliari costituisce il termine massimo, ma per quelle urgenti la risposta può essere anche immediata qualora il sindaco sia in possesso degli elementi necessari”. Da qui l’invito-diffida rivolto nella giornata di mercoledì all’assessore Santoro a “fornire un’urgente risposta amministrativa/politica all’interrogazione del 23 ottobre scorso” così come sollecitato il 21 novembre dalla stessa segretaria Cinquanta.

L’assessore Diego Santoro nella parte conclusiva della lettera aperta è il destinatario da parte del consigliere De Angelis “dei migliori auguri per un buon 2024” ma anche di un pressante ultimatum a rispondere all’interrogazione rimasta inevasa lo scorso ottobre: “In spirito di leale collaborazione istituzionale, si preavvisa che in ipotesi di eventuale ulteriore mancato riscontro alla citata Interrogazione entro l’8 gennaio 2024 il sottoscritto procederà, senza ulteriore preavviso, a notiziare delle indicate condotte omissive tutte le competenti Autorità di controllo amministrativo e giurisdizionale per le rispettive valutazioni di competenza“.