Frosinone / Rilascio delle autorizzazioni integrate ambientali, tutti assolti perchè il “fatto non sussiste”

Cronaca Frosinone

FROSINONE – Non sono state commesse illegittimità nel rilascio delle autorizzazioni integrate ambientali nella zona industriale di Frosinone. Lo ha sentenziato il Tribunale collegiale che, presieduto dal dottor Antonio Ruscito, ha assolto perché “il fatto non sussiste”,tra gli altri, l’ex Presidente della Provincia Giuseppe Patrizi, il dirigente del settore ambiente dell’ente di piazza Gramsci Umberto Bernola ed altri 20 imputati, per lo più dirigenti ed imprenditori, impegnati nell’area industriale del capuologo ciociaro.

Erano finiti sotto processo con ipotesi di reato davvero gravi: dall’ abuso ufficio al falso , all’usurpazione di funzioni pubbliche e alla corruzione. Nel mirino erano finite le “Aia”, le autorizzazioni integrate ambientali, rilasciate a numerose attività industriali. Gli assegnatari lamentavano tempi biblici e ostacoli a beneficiarne per la funzionalità delle proprie attività. Il dibattimento è stato irto d’insidie e aveva registrato la deposizione, tra gli altri, di testimoni eccellenti come l’ex Prefetto di Frosinone Emilia Zarrilli, l’ex presidente del Consiglio regionale del Lazio Mario Abbruzzese e l’ex presidente di Unindustria di Frosinone Davide Papa.

A far pendere l’ago della bilancia a favore degli ormai ex imputati sono state le convincenti arringhe difensive degli avvocati Sandro Salera, Domenico Marzi, Vincenzo Galassi, Marco Pizzutelli, Fernando Picchi e Tony Ceccarelli che hanno nei loro interventi ridimensionato l’impianto accusatorio della Procura sino ad incassare la sentenza di assoluzione del Tribunale di Frosonone

L’ex presidente della Provincia Patrizi ha definito il provvedimento del giudice Ruscito “la conclusione, dopo dieci anni di gogna, di un calvario giudiziario”. Assistito dall’avvocato Salera, Patrizi ha sottolineato come il suo operato sia stato sempre e solo indirizzato al bene comune: “Sulle autorizzazioni ambientali avevo trovato una situazione incancrenita ed il mio obiettivo era quello di permettere alle aziende di lavorare nel rispetto delle regole. Ringrazio – ha concluso Patrizi – il collegio giudicante ed i miei avvocati e sono felice che anche i dirigenti della provincia siano usciti puliti da questo processo”.