GAETA – Nominato dal sindaco di Gaeta Cristian Leccese il 9 novembre scorso al termine di una selezione pubblica prevista dal primo comma dell’articolo 110 del decreto legislativo 267/2000, l’ingegnere Pietro D’Orazio a meno di clamorosi fatti nuovi o di un ricorso alle carte bollate difficilmente potrà assumere la guida della “nuova” ripartizione urbanistica del comune. Il professionista di 52 anni di Cesa in questi ultimi non ha avuto il “disco verde” dal comune presso il quale presta servizio da quasi quattro anni (dal 3 febbraio 2020), quello di Campodimele.
Il sindaco del paese della longevità, Tommaso Grossi, ha confermato l’indiscrezione che circolava da giorni: il diniego dell’aspettativa a D’Orazio per effettuare il salto di qualità per il quale il sindaco di Gaeta Cristian Leccese e l’assessore all’urbanistica Teodolinda Morini si erano già prodigati permettendo all’ingegnere residente ad Aversa di conoscere i suoi nuovi uffici e dipendenti. Ma quello si paventava e si temeva si è verificato. D’Orazio dal febbraio 2020 ha sostanzialmente tre datori di lavoro: i comuni di Sperlonga, Lenola e Campodimele presso i quali presta servizio rispettivamente per 18, 12 e 6 ore settimanali. Ma formalmente il datore di lavoro di D’Orazio è il comune di Campodimele che, membro di minoranza di questo consorzio intercomunale, decise all’epoca, dopo una regola prova concorsuale, di assumerlo a tempo pieno ed indeterminato. E D’Orazio si è rivolto al sindaco Grossi per chiedere l’aspettativa con l’obiettivo di prendere servizio dagli inizi di gennaio 2024 presso il comune di Gaeta.
Il giovanissimo neo primo cittadino di Campodimele naturalmente non si è pronunciato immediatamente. Su consiglio degli altri due colleghi consorziati, Fernando Magnafico per Lenola e soprattutto Armando Cusani , è stato invitato ad utilizzare calma per calpestare un terreno giuridicamente e giurisprudenzialmente molto minato. L’assemblea dei sindaci aderenti a questo consorzio – per la cronaca ad affiancare i sindaci Grossi e Magnafico c’era l’assessore al bilancio del comune di Sperlonga Mario Brancaleone – ha dato mandato alla segretaria generale del comune di Campodimele Massimina De Filippis di studiare la richiesta dell’ingegnere vincitore della selezione indetta dal comune di Gaeta. All’alta funzionaria è stato chiesto di elaborare un parere amministrativo il cui esito per d’Orazio è stata una legnata sui denti: “Lei, se vuole, può andar via dimettendosi ma non le possiamo concedere l’aspettativa (conservando il suo posto e ruolo) perché non abbiamo alternative identiche negli organici dei tre comuni consorziati. Inoltre per una questione di continuità tecnico amministrativa non possiamo correre il rischio di bloccare l’iter di importanti progetti sui singoli territori comunali finanziamenti sui fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.
Tutto qui. Il sindaco di Campodimele ha escluso che l’ingegner D’Orazio possa impugnare sul piano legale il suo diniego a beneficiare dell’aspettativa: “Non vedo perché dovrebbe – ha specificato Grossi – D’Orazio è diventata una colonna di questi tre comuni ed è una professionalità a cui vanno riconosciuti impegno e abnegazione sette giorni su sette. Il 13 dicembre il consiglio comunale di Campodimele ha approvato all’unanimità il bilancio di previsione 2024 ed il nostro dirigente tecnico è stato determinante per la stesura del documento contabile”
Ad avere ora il cerino acceso tra le dita è il sindaco di Gaeta Cristian Leccese che un mese e mezzo fa aveva nominato d’Orazio – a tempo pieno ma determinato, per una durata iniziale di almeno tre anni – con l’obiettivo di sostituire il dimissionario Giovanni Falco. Nel decreto di nomina il sindaco gli riconosceva “la formazione, le esperienze professionali e culturali maturate e risultati dal curriculum” che denotano a capo dell’ingegner D’Orazio “il possesso dei requisiti per l’assolvimento delle funzionali dirigenziali”. D’Orazio, in effetti, un paio di mesi fa aveva provato a vincere il concorso a tempo indeterminato indetto dal comune di Formia per la guida della ripartizione urbanistica. Arrivò terzo nella prova concorsuale vinta da un altro tecnico campano, l’ingegner Pietro D’Angelo.
Il sindaco Leccese il 10 ed il 12 ottobre scorsi aveva effettuato i colloqui di alcuni dei 63 partecipanti all’avviso per poi decidere di ascoltare anche coloro che, pur presentando la propria candidatura, avevano dato forfait per le più disparate ragioni Lo si apprese da una lettera che la dirigente facente funzione dell’ufficio personale del comune (e componente della selezione promossa dalla segretaria comunale e responsabile del settore anti corruzione Patrizia Cinquanta), l’architetto Stefania Della Notte, aveva inviato ai 63 candidati ammessi alla selezione fiduciaria indetta dal sindaco Cristian Leccese.
Il comune di Gaeta candidamente riaprì di fatto la selezione: “I candidati che ritengono sostenere il colloquio preliminare e siano risultati assenti (a quelli fissati) il 10 ed il 12 ottobre possono presentarsi – lo scrisse l’architetto Della Notte – il 3 novembre 2023, alle ore 10, presso l’aula consiliare”. E la ragione di questa scelta? L’architetto Della Notte parlò di una “mera irregolarità di rilievo informatico nella convocazione stabilita per i colloqui relativi alla sezione in oggetto. Taluni dati potrebbero essere risultati non conoscibili – scrisse testualmente – non conoscibili tramite accesso alla sezione “Avvisi” del sito web del comune”. Insomma, traducendo la giustificazione della dirigente Della Notte, non tutti i 63 candidati a partecipare alla selezione non vi presero fare perché non avrebbe avuto la convocazione o perché la fissazione delle due date della selezione non era chiara agli interessati.
La commissione che ha relazionato sul contenuto dei curricula dei 63 candidati era formata – come detto – dalla segreteria generale Patrizia Cinquanta, dai dirigenti tecnici Stefania Della Notte e Antonio Di Tucci e dalla segreteria verbalizzante Rossella Porceddu. A meno di clamorosi fatti nuovi, la mancata partenza (ha pesato o no il pesantissimo veto del sindaco di Sperlonga Armando Cusani ?) di D’Orazio alla volta di Gaeta potrebbe costringere il sindaco a fare ricorso di nuovo all’esito della selezione tri-gemellare del 10 e del 12 ottobre e del 3 novembre scorsi e congelare, in stretto coordinamento con la maggioranza di centro destra, l’orientamento finalizzato a ridistribuire gli incarichi dirigenziali in seno alla ripartizione tecnica del comune. Se Ad Antonio Di Tucci e a Stefania Della Notte erano pronte le guida dei Lavori Pubblici e del Suap, l’ingegner D’Angelo avrebbe dovuto coordinare l’attività apicale dell’urbanistica gaetana. E invece i comuni di Sperlonga, Campodimele e Lenola sono stati chiari: “Abbiamo bisogno di lei..”.