Minturno / Fratelli d’Italia: svolta l’assemblea degli iscritti, sospeso il coordinamento

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MINTURNO – E ora il congresso comunale per dare una guida al partito “ibernato” da quando il coordinatore comunale Vincenzo Fedele da mesi ha deciso di “congelare” gli organi dirigenti, in primis l’attività del coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia. E’ terminata con questo auspicio la partecipata l’ assemblea degli iscritti di Fdi che, convocata dal capogruppo consiliare del partito, l’avvocato Pino D’Amici, si è svolta presso il ristorante “Da Lucio” a Marina di Minturno. I partecipanti, numerosi, tra tesserati e simpatizzanti, si sono confrontati sia sulle problematiche, tante, di Minturno e delle sua frazioni, che su quelle inerenti la gestione del partito che – in considerazioni delle decisioni shock del coordinatore Fedele – non gode propria di una salute ottimale a Minturno.

Che l’incontro fosse sentito e dovesse lanciare precisi segnali politici l’hanno testimoniato con la presenza fisica numerosi ex amministratori locali come l’ex sindaco Aristide Galasso, gli ex assessori e Consiglieri Comunali, in carica e non, Sardelli, Pentimalli, Caruso, Di Girolamo e Tartaglia.

“Non è una frase cara a Max Catalano ma obiettivo dell’incontro è stato quello innanzitutto di riunire il nostro partito – ha dichiara l’avvocato Pino D’Amici- Da troppo tempo non chiamavamo a raccolta amici ed scritti, a causa dell’ assenza di un direttivo che si facesse promotore di simili iniziative. Per questa ragione, sollecitato anche dagli altri militanti e dirigenti, mi sono fatto carico di convocare questa assemblea per dare modo a tutti i nostri sostenitori di dire la propria, in maniera libera e aperta, perché il confronto è la base della politica e del nostro partito”.

“Tengo a precisare – ha proseguito D’Amici – che questo non è stato un incontro contro qualcuno o qualcosa ma un momento di riflessione sugli errori fatti e sulle soluzioni” . L’incontro ha confermato che esiste una frattura, politica e personale, all’interno dei Fratelli d’Italia minturnese a fronte del quale i vertici provinciali del partito di Giorgia Meloni, dal riconfermato coordinatore Nicola Calandrini all’assessora regionale Elenora Palazzo, dal parlamentare europeo Nicola Procaccini al consigliere regionale Enrico Tiero – non possono continuare a minimizzare quanto sta avvenendo.

E se la redde rationem potrebbe avvenire in occasione del voto europeo di inizio gennaio 2024 (cui prodest?) all’assemblea mancava il dirigente più atteso, il coordinatore “in carica” – come si autoproclama da mesi – Vincenzo Fedele. La componente del capogruppo consiliare D’Amici rassicura di aver invitato Fedele – da alcuni mesi componente della segreteria particolare del consigliere regionale Enrico Tiero – ed il consigliere comunale Francesco La Rocca che per motivi di familiari, però, ha dovuto dare forfait.

L’analisi politica ne ha tratto l’avvocato D’Amici è stata conseguenziale: “Quando il partito si riunisce è doveroso che tutti, dirigenti, simpatizzanti e militanti, a meno di impegni improrogabili, siano presenti per dare il proprio contributo al fine di accogliere le istanze della base che va intesa sempre come un patrimonio e mai come un fondo da cui attingere voti in vista delle consultazioni elettorali. Per questo motivo – ha concluso D’Amiciho raccolto le varie rimostranze dei tanti amici intervenuti, così come ho accolto con entusiasmo la grande voglia di partecipazione e di mettersi in gioco dei nostri numerosi iscritti, ai quali ho assicurato il massimo impegno e la massima celerità nel dare le dovute risposte”.

Anche da parte di Fratelli d’Italia di Latina prima che possa essere (colpevolmente) troppo tardi.

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