Priverno / Ucciso un uomo a coltellate e ferita la compagna: fermato il figlio della donna

Cronaca Priverno

PRIVERNO – Tragedia questa mattina a Priverno per un’omicidio in ambito familiare, con una persona morta e un’altra ferita. La vittima, Germano Riccioni, di 50 anni, è stato ucciso a coltellate nella sua abitazione di via Madonna del Calle poco dopo le 6 del mattino. La compagna di Riccioni, Adele Colussi, di 57 anni, è stata anch’essa ferita gravemente nel corso dell’aggressione.

Il presunto autore di questo orribile crimine è stato identificato come Luigi D’Atino, un 33enne del posto e figlio della compagna di Riccioni. Stando a una prima ricostruzione, sembra che una lite famigliare sia culminata in un attacco violento da parte di D’Atino, che ha colpito mortalmente Riccioni e ha ferito gravemente la madre, Colussi.

I vicini di casa hanno allertato i soccorsi poco dopo le 6 del mattino, quando hanno udito urla e rumori provenire dall’abitazione della famiglia coinvolta nella tragedia. Sul posto sono intervenuti prontamente i carabinieri di Priverno e i soccorritori del 118. La donna ferita è stata trasportata d’urgenza in eliambulanza all’ospedale San Camillo di Roma, dove attualmente si trova in condizioni gravi.

D’Atino è stato fermato dai carabinieri e la sua posizione è attualmente oggetto di indagini da parte degli inquirenti. La dinamica esatta della lite famigliare e le ragioni che hanno portato a questo atroce episodio devono ancora essere completamente chiarite.

La comunità di Priverno è sconvolta da questo tragico evento, che ha colpito una famiglia in modo così drammatico. Gli investigatori stanno lavorando per ricostruire gli eventi che hanno portato a questa tragedia e capire le dinamiche familiari che potrebbero aver contribuito a questo gesto violento.

In attesa di ulteriori sviluppi nelle indagini, la cittadina di Priverno si stringe attorno alla famiglia coinvolta, cercando di comprendere e elaborare questa dolorosa vicenda che ha spezzato vite e lasciato una comunità intera sotto shock.