Latina / Scandalo Karibu e del consorzio Aid, restano ai domiciliari moglie e suocera di Soumahoro

Cronaca Latina

LATINA  – “Non sono scemate le esigenze cautelari nei confronti delle indagate essendo rimasto immutato il quadro indiziario”. Lo scrive il Gip del Tribunale di Latina Giuseppe Molfese che, sciogliendo la riserva concessa al termine degli interrogatori di garanzia di venerdì pomeriggio, ha confermato gli arresti domiciliari per Marie Terese Mukamitsindo e Liliane Murekatete, rispettivamente la suocera e la moglie del deputato (ex Verdi Sinistra Italiana) Aboubakar Soumahoro.

Il magistrato ha confermato, pertanto, la detenzione domiciliare per le due donne, raggiunte – come si ricorderà – da due provvedimenti cautelari chiesti dai Pm D’Angeli e Miliano con le ipotesi accusatori di frode nelle pubbliche forniture, bancarotta fraudolenta patrimoniale per distrazione e auto-riciclaggio nell’ambito dell’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Latina sulla gestione dei fondi erogati a favore della coop Karibu e del consorzio Aid che si occupavano dell’accoglienza dei migranti in provincia di Latina.

Mukamitsindo e Murekatete si erano avvalse della facolta di non rispondere pur decidendo di rilasciare dichiarazioni spontanee nel corso delle quali avevano ribadito l’estraneità ai fatti loro contestati, privi di riscontri documentali. Dopo la decisione del Gip Molfese, gli avvocati delle due donne, gli avvocati Francesca Roccato e Lorenzo Borrè hanno confermato l’imminente presentazione di due distinti ricorsi al Riesame avverso il provvedimento del Gip Molfese.