Latina / Spaccio di droga tra Sabaudia e San Felice Circeo, primi rinvii a giudizio e condanne

Cronaca Sabaudia San Felice Circeo

LATINA – Prime decisioni del Tribunale di Latina dopo gli arresti operati il 2 ottobre 2022 da parte della Squadra Mobile di Latina che, coordinata dal Procuratore aggiunto Carlo Lasperanza e dal sostituto procuratore Claudio De Lazzaro, smantellò, ricostruendo attraverso una serie di episodi di cessioni di droga, soprattutto cocaina, una mini organizzazione dedita allo spaccio a Sabaudia e San Felice Circeo.

Il Gup Mario La Rosa ha disposto il rinvio a giudizio di alcuni degli indagati eccellenti, tra questi l’agente di Polizia Marco Veglianti (in servizio presso l’ispettorato del Viminale, venne sospeso per un anno dal servizio) , l’imprenditore Leonardo Corni (accusato con il fratello Francesco di mantenere i contatti per l’approvvigionamento della droga avviando “la catena di spaccio sulla piazza di Sabaudia”),Ben Salah Samir, Ettore Basile, Gianluca Silvestri, Daniele Fedeli, Veronica Mastracci e Ala Eddine Ben Achour.

Accusati di aver messo in atto una serie di condotte “che dimostra l’esistenza di un’attività di spaccio collaudata”…”non solo protratta per un lunghissimo arco temporale ma anche connotata da un’evidente professionalità, gli imputati dovranno affrontare un processo che inizierà il 14 febbraio 2024 davanti al giudice monocratico del tribunale di piazza Buozzi, Elena Nadile.

Alcun’altre delle persone coinvolte in quest’inchiesta – difese dagli avvocati Luca Giudetti, Gaetano Marino, Stefano Iucci, Ezio Lucchetti e Marco Nardecchia – hanno optato per riti alternativi. Hanno patteggiato la pena l’altro fratello Corni, Francesco, a tre anni e dieci mesi di reclusione, e Fabio Serrapiglio, a 3 anni e due mesi. Ha scelto invece il rito abbreviato Caterina Calligaris : se la Procura aveva chiesto per lei tre anni di reclusione, il Gup La Rosa ha riqualificato il reato di spaccio in ipotesi lieve. La condanna finale è stato di un anno con la sospensione condizionale. Lo stesso magistrato ha assolto un altro rappresentante delle forze dell’ordine, il finanziere Luigi Iannarella, e ha dichiarato l’irreperibilità per Gianluca Calisi.