Gaeta / “Favole di luce” e la spesa di migliaia di euro per gli spot pubblicitari in radio, è polemica

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GAETA – Mentre le spiagge di Gaeta (complice il gran caldo degli ultimi giorni) sono ancora affollate di residenti e turisti, l’amministrazione comunale è già proiettata alle prossime festività di fine anno con l’organizzazione dell’evento 2023 delle “Favole di Luce”, un’iniziativa finalizzata alla promozione del territorio e alla valorizzazione del patrimonio culturale e monumentale della città. L’evento, che non è nuovo, va promosso come si deve ma ha rilanciato un quesito: in una fase storica di grave contingenza, in un momento in cui il comune non ha la possibilità di realizzare un muro di contenimento ad un proprio terreno nel parco urbano di Monte Orlando è giusto, soprattutto, che la Giunta Leccese investa 126.880 mila euro per l’acquisto nei prossimi due anni di 500 spot radiofonici, della durata di trenta secondi, per le sole province di Napoli e Caserta?

A rilanciare il quesito è stato sui social il consigliere comunale della Lista “Insieme con Silvio D’Amante sindaco”, Franco De Angelis, pubblicando la determina dirigenziale, la numero 952 del 29 settembre, con cui è stata promosso l’”investimento”. Ad adottarla è stata la dirigente facente funzioni del dipartimento “Benessere sociale, cultura, turismo, sport e personale” Maria Veronica Gallinaro. Vi ha illustrato l’ineccepibile procedura seguita – l’affidamento diretto sotto soglia (140mila euro) secondo quanto prevede il nuovo codice degli appalti (articolo 50 del decreto legislativo 36/2023) – per l’affidamento, attraverso la società “Cn Media srl” di Napoli, di una campagna radiofonica pubblicitaria sulle emittenti Kiss Kiss Italia, Kiss Kiss Napoli e la semisconosciuta Radio Ibiza oltre che (naturalmente) per la diretta radiofonica dell’inaugurazione – slittata a metà novembre – delle “Favole di Luce”.

La dottoressa Gallinaro naturalmente ha diviso in due l’importo previsto – 63.440 euro per il bilancio 2023 e l’analogo importo per l’esercizio finanziario 2024 – ma la polemica che ne è scaturita riguarda l’opportunità o meno di effettuare questo impegno di spesa per una copertura radiofonica limitante a due singole realtà territoriali, anche se extra regionali. La pubblicazione della determina della dottoressa Gallinaro – la dirigente che più di tutte partecipa da tempo alle iniziative politiche promosse dall’amministrazione comunale di Gaeta – ha creato un vespaio di polemiche e a gettare ulteriore benzina sul fuoco ci ha pensato anche il capogruppo del Partito Democratico del comune di Gaeta.

Emiliano Scinicariello parla anch’egli di un “atto di à , poiché non sembra essere questo il momento storico giusto per sperperare somme così importanti, per un evento che è comunque in fase calante, e con un bilancio comunale che è stato definito, anche dalla maggioranza, di grandi ristrettezze”.

La determina dirigenziale è inattaccabile (anche se l’esponente Dem non esclude che “il condizionale sia d’obbligo”) ma Scinicariello evidenzia come “i nostri concittadini abbiano ingoiato di tutto in questi ultimi 11 anni, ingoierebbero pure questa senza scomporsi… E invece, spulciando tra le vecchie determine, spunta la numerp 932 del 13 ottobre 2022, che ” , à, à. C’è solo un problemino, che però è irrisorio, visto che siamo nel ‘libero Comune di Gaeta’. Perché l’affidamento diretto è disciplinato dal Nuovo Codice dei Contratti, il Decreto Legislativo 36/2023, che all’articolo 49 (Principio di rotazione degli affidamenti) comma 2 dice chiaramente che i è vietato ’ ’ , , . Dunque, ì, ‘ l’obbligo , chiamando altra società… In effetti questa è solo un’altra delle innumerevoli “ ” da parte dei nostri uffici!”.

Per questa polemica ha deciso di voler indossare i panni del pompiere neppure l’ex sindaco di Gaeta Antonio Raimondi: “Ho sempre sostenuto che l’onesta morale ed intellettuale non è solo ‘non rubare’, ma anche come vengono spesi i soldi pubblici, ossia i soldi della collettività. Questa è una spesa palesemente immorale – ha aggiunto – In un momento storico in cui veramente ci sono famiglie che vivono un forte disagio economico e sociale, che non arrivano nemmeno alla terza settimana del mese, si spendono soldi in questo modo invece di sostenere queste famiglie bisognose gaetane”.