I controlli del NAS Pontino hanno interessato complessivamente 56 associazioni sportive dilettantistiche, accertando violazioni presso 16 di esse dei quali una oggetto di provvedimento di chiusura per mancanza del titolo autorizzativo, una oggetto di provvedimento di sospensione dell’attività e 8 proposte di chiusura per mancanza del defibrillatore semiautomatico (D.A.E.) e/o omessa manutenzione dello stesso. Ventuno in tutto le violazioni amministrative contestate, per un ammontare di circa 19.000 €, relativamente alla mancanza dei certificati medici non agonistici per aver attivato uno studio medico privo dell’autorizzazione.
In particolare nella provincia di Latina: sono state ispezionate 41 associazioni sportive di cui 9 non conformi, per mancanza del previsto titolo
autorizzativo per mancanza dei certificati medici non agonistici e del defibrillatore semiautomatico (D.A.E.) e/o omessa manutenzione dello stesso. 10 in tutto le violazioni amministrative contestate, per un ammontare di circa 4.000 €, relativamente alla mancanza dei certificati medici non agonistici. Una palestra è stata oggetto di ordinanza di chiusura dell’attività (del valore complessivo di 400.000 €), emessa dal Sindaco, per l’assenza del previsto titolo autorizzativo; una palestra è stata oggetto di ordinanza di sospensione dell’attività (del valore complessivo di 100.000 €), emessa dal Sindaco, per l’assenza del defibrillatore salvavita obbligatorio nello svolgimento di attività
sportiva e irregolarità di certificazione medica da parte di alcuni tesserati iscritti.
Nella provincia di Frosinone: sono state controllate 15 associazioni sportive di cui 7 non conformi per mancanza dei certificati medici non agonistici e del defibrillatore semiautomatico (D.A.E.) e/o omessa manutenzione dello stesso. Per quest’ultima irregolarità, il NAS ha interessato i comuni competenti per la sospensione di nr. 3 attività.11 in tutto le violazioni contestate, per un ammontare di circa 3.000 €, relativamente alla mancanza dei certificati medici non agonistici.
Nel corso delle ispezioni, i militari operanti hanno contestato ad un medico una sanzione amministrativa di 12.000 € per aver attivato, all’interno di una palestra, uno studio medico ove venivano erogate le prestazioni sanitarie, in assenza delle previste comunicazioni alle Autorità Sanitarie e Amministrative competenti.