Latina / Morì di overdose, condannati due tre pusher accusati di aver venduto la dose letale

Cronaca Latina

LATINA – Mano pesante del Tribunale di Latina nei confronti di due dei tre pusher accusati di aver venduto la dose letale di droga a causa della quale la 16enne di Latina Arianna Briasco morì per overdose il 24 luglio 2015 nella sua abitazione in località Borgo Isonzo. Il giudice penale Francesca Coculo ha condannato rispettivamente ad 8 e 7 anni Lorenzo Rossi e Davide Calenzo, ha assolto Alexander Zakharchenko mentre ha dichiarato l‘irreperibilità del quarto imputato, Abdelkim Moukrani.

Il Tribunale, davanti al quale la famiglia di Arianna – i genitori Piero Briasco e Barbara Votta, attraverso gli avvocati Luca Giudetti e Francesco Pio Porta, si è costituita parte civile, ha accolto completamente la requisitoria della rappresentante della Procura. Quella di Arianna Briasco fu un’autentica tragedia sociale e familiare. A trovare la 16enne priva di vita, stroncata da una dose di droga, fu proprio il padre che trovò la figlia esamine a terra nel bagno della sua abitazione a Borgo Isonzo a Latina.

La richiesta dei soccorsi fu immediata ma, nonostante il tempestivo intervento del personale del 118, non riuscì ad evitare la morte della 16enne. Le indagini della Polizia furono favorite dal telefonino della vittima dal cui registro delle telefonate fatte e ricevute gli inquirenti risalirono ai quattro pusher.