Ventotene / Commissarimento Santo Stefano, l’interrogazione parlamentare di Laura Boldrini (Pd)

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VENTOTENE – Facendo fatica a gestire il suo palese imbarazzo il sindaco di Ventotene Carmine Caputo aveva risposto al segretario del locale del Pd dicendo chiaramente come il comune isolano avesse le mani legate al blocco, da quasi un anno, dell’attività del commissariato di governo per il recupero e la valorizzazione del carcere borbonico sull’isolotto di Santo Stefano. La sua guida, l’ex Generale della Guardia di Finanza Giovanni Maria Macioce, nonostante la nomina deliberata il 10 febbraio scorso dal Consiglio dei Ministri, non si è mai insediata semplicemente ha pendente una richiesta di citazione a giudizio diretto del capo della Procura di Cassino Luciano D’Emmanuele relativamente alle procedure d’acquisto (con relativo frazionamento) di una grotta tufacea poi trasformata in due villini in una delle aree più fragili dal punto di via idrogeologico di Ventotene.

Se Macioce era indagato quando venne nominato dalla premier Giorgia Meloni (su proposta del neo Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano), la sua nomina non venne mai ratificata con un decreto ad hoc dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Formalmente perché mancava il parere del Ministero dell’economia, sostanzialmente perché era in atto un’inchiesta della Procura di Cassino coinvolgendo l’ex vice sindaco ed assessore al demanio di Ventotene Modesto Sportiello ed il figlio Luigi, consigliere comunale in carica

Il sindaco Caputo alla richiesta di intervento del Pd rispose salomonicamente di non poter esercitare (con scarsa convinzione) alcun potere. Lo stesso Pd aveva chiesto a Giorgia Meloni e al Ministro Sangiuliano di intervenire perché questo persistente blocco da quasi un anno dell’attività del commissariato di governo avrebbe nociuto ad una delle più importanti opere pubbliche messe in campo nella provincia di Latina e, grazie ad una maiuscola copertura finanziaria di 70 milioni di euro stanziati dal Cipe, è stata affidata alla stazione appaltante Invitalia.

Ora la presidente Meloni ed il ministro Sangiuliano sono i destinatari di una breve ma incisiva interrogazione parlamentare sottoscritta dall’ex presidente della Camera, l’attuale deputata del Pd Laura Boldrini. La presentazione è avvenuta nei giorni scorsi in occasione dell’ultima seduta della commissione Cultura a Montecitorio. L’Onorevole Boldrini, che è anche presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, ha chiesto al Ministro Sangiuliano di nominare il sostituto di Macioce per rilanciare un progetto “che prevede che il carcere diventi un centro culturale e di respiro europeo denso della storia e della memoria che quel luogo rappresenta.

La ‘Scuola di alto pensiero’, sarà intitolata al compianto presidente del Parlamento europeo David Sassoli. Da quando si è concluso il mandato della commissaria Silvia Costa, che non è stata riconfermata dal Governo Meloni, i lavori sono fermi in attesa della nuova nomina. Il generale a riposo della Guardia di Finanza, Giovanni Maria Macioce, infatti, il cui nome è stato indicato dal Consiglio dei Ministri, è stato recentemente rinviato a giudizio in un procedimento a suo carico.  Cosa aspetta il ministro Sangiuliano a dotare il progetto di un nuovo commissario cha sia in grado di dare impulso ad un’idea così importante e prestigiosa?”.

Non è un’esagerazione ma lo stesso comune non sta esercitando un ruolo di contrasto alla situazione di abbandono in cui versa l’ex penitenziario. Giovedì scorso, nel giorno della ricorrenza patronale di Santa Candida, era scoppiato l’ennesimo incendio provocato da una mongolfiera accesa dal piazzale antistante la chiesa parrocchiale di Ventotene. Non è la prima volta che un simile rogo venisse provocato dalle mongolfiere in volo ma le misure di prevenzione del comune contro eventuali roghi accidentali sono state minime così le operazioni di spegnimento sono state lente come lo sono da dieci mesi quelle del commissariato di governo per trasformare l’ex carcere nella “scuola di alto pensiero europeo”. Capita.