Mario Iadicicco, 62enne originario di Formia, ha ammesso le sue responsabilità di aver ucciso con un solo fendente Christian Battaglia, il 47enne imbianchino di Ravenna ucciso nella tarda serata di mercoledì nel pianerottolo del piano terra del condominio di via Cura a Ravenna in cui abitava Iadicicco. La dinamica del delitto è tutta da definire da parte degli agenti della squadra mobile di Ravenna, coordinarti dal sostituto procuratore Stefano Stargiotti della locale Procura.
Iadicicco, difeso dall‘avvocato Massimo Ricci Maccarini, nel corso del lungo interrogatorio cui è stato sottoposto da parte della Polizia ha confermato e ha aggiunto alcuni dettagli. Ha ribadito di aver assistitito ad un alterco per strada, in pieno centro a Ravenna, tra il suo conquilino, un cittadino nordafricano, e Battaglia. Iadicicco ha aggiunto agli inquirenti come il diverbio non sarebbe finito lì. E’ proseguito dopo alcune ore, nella tarda serata di mercoledì, alle 22, davanti al portone di casa quando è sopraggiunto il 47enne.
Nel mirino di quest’ultimo sarebbe finito il cittadino straniero che Iadicicco nel tentativo di difendere avrebbe utilizzato coltello da cucina per colpire Battaglia al suo fianco. Dopo essere stato colpito, Battaglia è riuscito a fuggire ma è stato tutto inutile; il 47enne finiva a terra e, nonostante il tempestivo intervento del personale del 118, moriva subito dopo all’ospedale di Ravenna. La difesa di Iadicicco ha fatto sapere di attendere l’autopsia per dimostrare che il fendente che ha ucciso Battaglia non aveva alcun intento omicidiario ma solo quello di dividere i due protagonisti della lite.