FROSINONE – Il fatto non sussiste. Con questa formula il giudice monocratico del Tribunale Francesco Mancini ha assolto, a dieci anni dagli episodi contestati, Claudio Pesoli, il 69enne ex legale rappresentante dell’Ads “Città dei Papi Anagni” di calcio a cinque per avere emesso – secondo la ricostruzione formulata dal sostituto procuratore Vittorio Misiti – fatture false per un imponibile di 78 mila euro, di cui quasi 17 mila di Iva.
Il Tribunale di Frosinone ha assolto Pesoli – le motivazioni si conosceranno entro i prossimi 60 giorni – per non essere riuscito a definire le prove alla base della ricostruzione accusatoria per evadere, attraverso l’utilizzo di documenti definiti “ingannevoli”, le imposte sui redditi e sul valore aggiunto. Determinante per questa assoluzione di Pesoli è stata la difesa del legale dell’ex dirigente anagnino, l’avvocato Giampiero Vellucci, che ha dimostato nel corso dei dibattimento l’inconsistenza probatoria della Procura che faceva leva su un‘informativa di reato prodotta il 18 dicembre 2018 da parte dell’Agenzia delle Entrate di Frosinone.
