Cronaca

Sperlonga / Operazione “Tiberio 2”: corruzione appalto lavori alla scuola “Aspri”, tre rinvii a giudizio

SPERLONGA – Ci fu un tentativo di corruzione nel febbraio 2016 per l’aggiudicazione dell’appalto al comune di Sperlonga per i lavori di messa a norma, miglioramento sismico ed adeguamento delle barriere architettoniche del polo scolastico “Sottotenente Alfredo Aspri”. E per questo motivo l’allora dirigente della Provincia di Latina Isidoro Masi, in qualità del settore urbanistica ed edilizia scolastica del comune di Sperlonga, unitamente agli imprenditori formiani Pietro e Francesco Ruggieri, rispettivamente amministratore legale e amministratore di fatto della “Dr Costruzioni”, devono affrontare un processo il prossimo 21 maggio.

Lo ha deciso il Gup del Tribunale di Latina Giuseppe Molfese che, recependo una specifica istanza del sostituto procuratore Martina Taglione, ha rinviato a giudizio i tre principali indagati dell’operazione denominata all’apoca “Tiberio Due” che culminò con l’emissione di alcune misure restrittive. Secondo la Procura l’ingegnere Masi con la promessa di ricevere una somma di danaro – evento mai avvenuto – avrebbe promesso di esercitare pressioni sul responsabile del procedimento e sugli altri membri della commissione di gara di cui era presidente perché l’appalto, per un importo di 950mila euro, venisse aggiudicato all’impresa formiana. Il Gup Molfese, del resto, ha operato importanti decisioni in ordine al resto del corposo e temuto capo d’imputazione. Su richiesta degli avvocati Lauretti, Cardinale, Conca, Signore, Macari, Di Biase, il Gup ha dichiarato la prescrizione per altre tre ipotesi di reato mentre per la quarta ha emesso una sentenza di assoluzione per non aver commesso il fatto.

Il Gup ha assolto i due Ruggieri che rischiavano il processo anche per truffa. Erano accusati, dopo aver firmato il contratto d’appalo l’11 agosto 2016, di aver eseguito numerose lavorazioni in difformità rispetto al progetto previsto ed approvato. Avrebbero costretto il comune di Sperlonga a deliberare il 20 aprikle 2017 l’approvazione del primo stato di avanzamento dei lavori per un importo di 247mila, interventi che, eseguiti al netto del ribasso, sarebbero stati realizzati – secondo la Procura – in difformità rispetto al progetto approvato con una serie di gravi anomalie statiche e architettoniche, al punto che al’epoca il sostituto procuratore Valerio De Luca ipotizzò finanche la mancata realizzazione delle fondamenta della scuola.

Tutto previsto per quanto riguarda oil punto b) della richiesta di rinvio a giudizio. Masi e i due imprenditori formiani erano indagati sinora per turbata libertà degli incanti e, grazie ad un presunto accordo a tre, avrebbero impedito il regolare svolgimento di una gara d’appalto. Come? Masi adottava sì il bando di gara ma aveva preso un impegno con i due rappresentanti della “Rd Costruzioni” che nel corso della realizzazione dei lavori medianti l’adozione di di varianti al progetto iniziale si sarebbe aumentato l’importo dei lavori commissionati, sia uin sede di espletamento delle procedure (intervenendo sui componenti della commissione di gara) che nella valutazione dell’anomalia dell’offerta sollevata dalla seconda società classificata, la “Cogea srl”.

Nel capo di imputazione d) rispondeva di abuso d’ufficio il direttore dei lavori del polo scolastico “Alfredo Aspri2, Raffaele Conte. Su richiesta degli imprenditori affidatari della gara avrebbe sospeso i lavori il 20 aprile 2017 non essendoci alcuna motivazioni. Con quale scopo? Far ottenere alla “Dr Costruzioni” una sospensione del decorrere dei 270 giorni nei quali si erano impegnati con il comune di Sperlonga a chiudere il cantiere. Fu un blocco che permise alla ditta formiana di attendere il consolidamento della gettata di calcestruzzo a completamento del solaio senza che la stess influisse sul computo dei giorni necessari per la realizzazione dell’opera.

Ancora Masi, i due Ruggieri, l’amministratore dell’Acos srl, Daniele Amato e Andrea Di Cori della “A.D.C. 76 srl” rispondevano di turbata libertà degli incanti e – secondo l’accusa – avrebbero agito per manipolare nell’agosto 2014 l’esito della gara d’appalto per l’ampliamento e completamento della palestra della palestra annessa alla succursale del liceo scientifico Ernico Fermi in località Calegna a Gaeta per un importo di 292mila euro. L’accordo sarebbe stato il seguente. L’impresa di Di Cori, d’intesa con i Ruggieri, decise di astenersi dal presentare la propria offerta alla Provincia consentendo alla “Dr Costruzioni” di vincere l’appalto con l’integrazione dell’adozione di una variante per aumentare il pprezzo dell’opera.

La prima parte dell’udienza preliminare lo scorso 30 maggio era stata caratterizzata dalla decisione del Gup di non ammettere la richiesta di parte civile avanzata dall’avvocato Giovanni Maria Giaquinto per conto del comune di Sperlonga definita “immotivata” poiché, dopo l’entrata in vigore della Riforma Cartabia, è necessario motivare la qualificazione del diritto a stare in giudizio contro ciascuno degli imputati e in questo caso mancava. Lo stesso collegio difensivo aveva sollevato eccezioni sulla utilizzabilità delle intercettazioni che derivanti da un’altra inchiesta, quella di Tiberio 1.

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