Aprilia / Incendio alla Rida, sospesa attività di trattamento dei rifiuti indifferenziati per diversi Comuni

Aprilia Cronaca

APRILIA – Quarantadue comuni delle province di Latina e Roma non potranno conferire nei prossimi giorni i propri rifiuti indifferenziati presso l’impianto della Rida di Aprilia. A comunicarlo e a motivarlo è stato il presidente del consiglio d’amministrazione Fabio Altissimi all’indomani dell’incendio scoppiato, poco dopo le 17 di domenica 3 settembre, all’interno della struttura di via Gorgona. Le cause devono essere ancora appurate dai Vigili del Fuoco di Aprilia e del comando provinciale di Latina ma è ormai certo che il rogo, circoscritto subito dopo, abbia interessato la sezione di biofiltrazione delle emissioni atmosferiche .

Secondo la Rida, che ha informato la direzione regionale ambiente, gli assessori al ciclo dei rifiuti e all’ambiente Fabrizio Ghera ed Elena Palazzo, l’arpa Lazio e la Provincia di Latina, l’incendio ha interessato “soltanto il materiale legnoso naturale, ed essendo stato subito messo sotto controllo, non vi è stato alcun rischio di emissioni pericolose”. L’impianto della Rida è stato messo in sicurezza e l’attività di trattamento dei rifiuti, che si svolge in separate sezioni dello stesso, è stata sospesa in via cautelativa.

La Rida nella lettera alla Regione Lazio ha comunicato che, “fino al completo ripristino della funzionalità del biofiltro i conferimenti di rifiuti da parte dei 42 Comuni utenti sono sospesi a decorrere dalla giornata di lunedì”. Questa sospensione – secondo i primi e sommari accertamenti – durerà al minimo tre giorni, quanto è necessario per il ripristino della funzionalità del biofiltro e per la conclusione delle verifiche da parte dell’Arpa Lazio. Non si esclude che il blocco possa essere prorogato. Da qui l’invito del presidente della Rida Altissimi ai 42 comuni “a rivolgersi per ogni esigenza del caso alla Regione Lazio” con la Rida disponibile – ha fatto sapere il suo patron – all’eventuale utilizzo delle aree d’impianto idonee per le attività di trasferenza che la Regione intendesse eventualmente disporre”.