LATINA – Si dicono molto preoccuparti i sindacati di categoria dopo la sofferta decisione del presidente dell’amministrazione Provinciale di Latina Gerardo Stefanelli di sospendere l’efficacia dell’innovativo protocollo d’intesa che, sottoscritto il 16 marzo con l’associazione dei costruttori, la Fillea Cgil, la Filca Cisl e la Feneal Uil, introduceva una serie di misure sulla sicurezza nei cantieri edili ed introduceva il “badge di cantiere”. Stefanelli nei giorni scorsi aveva dovuto con un proprio decreto congelare il protocollo firmato a metà marzo in quanto la Confapi e l’associazione “Impresa”, chiedendo l’intervento dell’Agcom e dell’Anac, avevano lamentato il loro mancato coinvolgimento nella stesura ed approvazione dello stesso protocollo e l’esclusione di un loro delegato.
I segretari interprovinciali dei tre sindacati di categoria, Alessio Faustini, Paolo Masciarelli e Massimo Purificato, non ci stanno e polemizzano ora con le altre organizzazioni ricorrenti. “In un periodo di concentrazione di risorse ingenti sul territorio per via dei fondi del Pnrr, laddove l’edilizia rappresenta da sempre un volano per l’economia territoriale, poter governare i processi e prevenire alcuni fattori di rischio che possono distorcere concetti quali legalità, trasparenza e rispetto delle regole, elevare la qualità delle opere e la qualità delle condizioni di lavoro per gli operai da noi rappresentati – scrivono i tre sindacalisti – rappresentano un’importante opportunità”.
I tentativi di mediazione del presidente Stefanelli non hanno sortito sinora gli effetti sperati. Sia la Confapi che “Impresa” avevano ribadito con forza la loro contrarietà al “badge di cantiere” e quindi un secco no all’adesione al protocollo così come concepito. Era stata anche proposta in maniera gratuita la possibilità di utilizzo della piattaforma del Badge di cantiere conservando la libertà associativa a tutti i sistemi bilaterali di rappresentanza ma non c’è stato nulla da fare con le posizioni che sono rimaste distanti.
Fillea Cgil, la Filca Cisl e la Feneal Uil sperano che l’Agcom e Anac diano “quanto prima” il nulla osta ad un protocollo che invece “intende garantire un lavoro di qualità, con una formazione certa e certificata, evitare la concorrenza sleale tra imprese e scongiurare soprattutto che si possano verificare fenomeni di mancata trasparenza nei cantieri edili, riscontrata recentemente dalle autorità ispettive nei cantieri della provincia di Latina come riportato anche negli ultimi episodi di cronaca sul nostro territorio”.
In effetti questo protocollo, ormai “congelato”, era nato da una prima intesa presso la Prefettura di Latina e di seguito aveva visto le adesioni di forze dell’ordine, dell’Asl, dell’Inail, dell’Inps e dell’Agenzia dell’Entrate. “Si rischia di vanificare un percorso che parte da maggio del 2022, con la sottoscrizione di un Ccpl territoriale che ha introdotto importanti novità per la tutela di lavoratori e delle imprese sane – hanno aggiunto Alessio Faustini, Paolo Masciarelli e Massimo Purificato – Auspichiamo inoltre che gli strumenti di forte innovazione introdotti dal protocollo sulla legalità possano diventare patrimonio comune non solo del sistema edile industriale, ma anche della piccola e media industria e dell’artigianato. Sarebbe paradossale in questa fase di forte espansione del settore non applicare uno strumento quale il badge di cantiere, che rafforza la legalità, i diritti dei lavoratori, la sicurezza e dà la giusta evidenza alle imprese sane e al lavoro di qualità”.
Laconica e dura la presa di posizione dell’apprezzato presidente provinciale dei costruttori edili Pietrantonio Palluzzi dopo il forzato fermo imposto al presidente Stefanelli: “La verità impiega tempo ma verrà a galla”.