Economia e lavoro, i grandi settori di tecnologia e gaming a confronto

Economia Magazine

ECONOMIA – Le ultime ricerche svolte sul mercato del lavoro mettevano in evidenza soprattutto tra concetti. Quello della sostenibilità ambientale, un obiettivo primario visto il periodo di cambiamento climatico che stiamo vivendo. Quello dell’inclusione, con un nuovo e maggiore peso dato alla parità, alla giustizia sociale e al rispetto. E infine quello della tecnologia. È soprattutto sotto questa lente che i giovani di oggi guardano il proprio futuro professionale.

Un lavoro tecnologico, insomma, è quello che molti sognano, che molti sperano e che molti già fanno. Merito anche di un altro settore della nostra economia: quello del gaming. Una filiera in crescita, che da argomento di nicchia è diventata una vera e propria industria, capace di raggiungere solo in Italia oltre 100 miliardi di euro di fatturato. E proprio tecnologia e gaming sono due mondi che spesso si toccano, si uniscono, si confondono. “Lavorare nella tecnologia e nei giochi ha molto in comune, nel senso che si tratta sempre di essere all’avanguardia delle novità. Guardare i nostri ingegneri è come guardare un’orchestra: scriviamo, mettiamo in pratica, facciamo funzionare tutto. Sembra arte o magia”, ha spiegato Mariano Sosas, Vicepresidente della casa di produzione Plan A Technologies con sede a Las Vegas, in questa questa intervista rilasciata a Yogonet.

Una magia che è quella dell’innovazione tecnologica, con strumentazioni, tecniche e strategie che consentono di creare giochi sempre più avanzati e interattivi. Il gaming, così facendo, diventa una sorta di laboratorio, dove diversi strumenti e software trovano una prima applicazione. Lo dimostra il caso delle software house del gambling, che da anni sfruttano nuove tecnologie per migliorare l’esperienza degli utenti e per offrire sempre nuove soluzioni di intrattenimento, in particolare le slot con soldi veri presenti sul mercato. Dietro ogni slot online ci sono infatti calcoli matematici e algoritmi, ma anche studi di design dell’interfaccia, del gameplay, scrittura della trama, grafica e meccanismi di gioco che sono altamente tecnologizzati. Senza parlare poi del ruolo dell’Intelligenza Artificiale, usata nell’assistenza clienti così come nel marketing. L’IA può essere utilizzata per migliorare l’assistenza clienti, fornendo risposte immediate e personalizzate alle domande dei giocatori. Inoltre, l’IA può aiutare a guidare le strategie di marketing, analizzando i dati dei giocatori per identificare tendenze e preferenze, consentendo agli sviluppatori di creare giochi che rispondano meglio alle esigenze del loro pubblico. Tutte componenti che partecipano a creare slot di successo, giochi altamente performanti capaci di coinvolgere l’utente in modo nuovo, diverso, innovativo.

Forse è questa la grande analogia tra tecnologia e gaming: la sperimentazione e la duttilità, la capacità di adattarsi a diversi contesti. In un mondo in rapida evoluzione come quello in cui viviamo, globalizzato e iperconnesso, il settore tecnologico unito a quello del gaming rappresentano il futuro dell’occupazione e del mondo del lavoro. Un lavoro nuovo, tecnologico e innovativo. E i nostri giovani avevano ragione anche in questo.