PONZA – Come la migliore sposa che si rispetti è arrivata in ritardo. Hanno dovuto l’altra mattina cinque ore i turisti e i residenti di Olbia per vedere arrivare nel porto della capitale della Costa Smeralda il Moby Fantasy, il traghetto più grande del mondo che, prima di salpare dal porto di Livorno alle tre di notte (quando la partenza era fissata alle 22) con cinque ore di attesa per un problema legato ad un sensore di un portellone, aveva effettuato un importantissimo viaggio zero toccando e fermandosi per qualche ore nel mare antistante il porto di Ponza.
Naturalmente una ragione c’era: l’armatore del “Moby Fantasy” è un imprenditore che nasce e muove i suoi primi passi nella principale isola pontina. Vincenzo Onorato non ci ha pensato tanto a chiedere al comandante della “Moby Fantasy” Massimo Pinsolo di fare il tradizionale inchino all’isola lunata laddove è nato il suo omonimo nonno che, debuttando con i tradizionali e sempre affascinanti velieri, ha dato vita ad una società armatrice (ha ora la sede legale a Portoferraio all’isola d’Elba che, grazie al nipote Vincenzo, è diventata tra le più importanti nel Mediterraneo.
E così che la Fantasy, seppur a distanza, è stata benedetta dal parroco di Ponza e tantissimi isolani l’hanno riconosciuta all’orizzonte per aver notato sulla livrea la Balena Blu, lo storico simbolo di Moby. Quella che quest’estate farà la spola tra i porti di Livorno e Olbia è davvero una città galleggiante. Il Moby Fantasy, costruito in un cantiere cinese, non è un traghetto e per la sua grandezza è senz’altro una piccola nave da crociera.
L’imbarcazione, costata circa 160 milioni di euro, ha una lunghezza di 237 metri, una larghezza di 32 e una stazza lorda di 69.500 tonnellate. Potrà trasportare fino a 3.000 passeggeri e 3.850 metri lineari di carico rotabile di cui 1300 auto. Dotata di 441 cabine, due bar, un bistrot, un ristorante à la carte e poi un’area dedicata ai bambini, la nave è velocissima (con picchi fino a 25 nodi di velocità) e green, secondo il gruppo Moby risparmierà oltre il 50% di emissioni rispetto a un traghetto tradizionale.
Le 441 cabine e la presenza di diversi servizi di bordo di assoluta qualità – fanno sapere da Moby – renderanno la traversata un vero e proprio momento di svago, di divertimento e di relax. Due bar, di cui uno esterno, un bistrot, un ristorante à la carte e poi un’area dedicata ai bambini e, ancora, una sala con 403 poltrone, due promenade lungo i due lati del traghetto (da prua a poppa), il bistrot “Mascalzone Latino”, un bar sport , l’escalator area (un’ampia scala mobile conduce i passeggeri al ponte numero 9 dove sono allocati tutti i servizi di bordo) “sono la risposta alle esigenze dei passeggeri. Il gioco di colori prevalentemente tenui degli arredi, trasmettono spensieratezza e senso di quiete e fanno da sfondo ad un luogo suggestivo ma allo stesso tempo accogliente per il passeggero”.