San Felice Circeo / Greenday: pulizia nei fondali a largo del porto, l’iniziativa di Greenpeace Italia

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SAN FELICE CIRCEO – Oltre sei sacchi di rifiuti in plastica raccolti lungo soli 40 metri di costa; una quantità notevole di nasse, reti, attrezzature da pesca e altri materiali in plastica recuperati nei fondali a largo del porto di San Felice Circeo: questo il “bottino” del Greenday organizzato da Greenpeace Italia, in collaborazione con l‘associazione Teamdiver. Pulizia della costa e dei fondali, con l’aiuto dei sub ed un messaggio chiaro: il mare non è una discarica.

L’iniziativa si è svolta nell’ambito della spedizione di Greenpeace ‘C’è di mezzo il mare’ che si propone di monitorare e documentare la biodiversità e la fragilità dei nostri mari, “minacciati dai crescenti impatti della crisi climatica, dell’inquinamento da plastica, della pesca distruttiva e selvaggia”. L’attività di oggi “conferma ancora una volta quanto i nostri mari soffrano l’impatto dell’inquinamento da plastica e di tante altre attività antropiche”, dichiara Giuseppe Ungherese, responsabile della campagna Inquinamento di Greenpeace Italia.

La pulizia marina e terrestre di oggi ha segnato il momento conclusivo della due giorni organizzata da Greenpeace Italia a San Felice Circeo: un weekend che ha visto anche l‘allestimento di un “Greenpeace Village”, spazio dedicato a laboratori per i più piccoli, incontri e della mostra fotografica “Mare caldo”.

Dal 24 al 30 giugno prossimi, la spedizione di Greenpeace ‘C’è di mezzo il mare’ ripartirà dal porto di Marina di Nettuno alla volta delle isole pontine, Ponza e Ventotene. Il tratto di mare limitrofo alle due isole sarà teatro di monitoraggi delle popolazioni di cetacei, svolti in collaborazione con ricercatrici e ricercatori di Oceanomare Delphis, che saranno disponibili per interviste a bordo.