Sanità, la Cgil scrive a sindaci, consiglieri regionali e parlamentari delle province di Latina e Frosinone

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L’appello ha precisi destinatari: i sindaci delle province di Latina e Frosinone, i consiglieri provinciali e regionali, i deputati e senatori che rappresentano i due territori provinciali in Parlamento. La salute dei cittadini e soprattutto tutela della sanità pubblica sono due obiettivi imprescindibili ed il segretario generale del Basso Lazio del più importante sindacato italiano Giuseppe Massafra ha confermato la partecipazione della Cgil ad un’attsa manifestazione nazionale organizzata il 24 giugno a Roma, con partenza da Piazza della Repubblica alle 9,30 e comizio conclusivo in Piazza del Popolo. Per la Cgil serve, più che mai, un piano di assunzioni che possa far superare le croniche carenze di personali e dare dignità a pazienti e dipendenti della sanità di Latina e del Lazio.

“Per la tutela del diritto alla Salute e per un Servizio Sanitario Nazionale serve un sistema socio sanitario pubblico, solidale e universale – spiega Massafra nella lettera aperta al mondo istituzionale del Basso Lazio – a cui garantire le necessarie risorse economiche e organizzative ma soprattutto il personale: operatori e professionisti che possano realmente garantire il diritto alla cura di tutte e tutti, con salari adeguati, per contrastare il continuo indebolimento della sanità pubblica, recuperare i divari nell’assistenza effettivamente erogata, a partire da quella territoriale e dalle liste d’attesa, e valorizzare il lavoro di cura; serve, per questo, un piano straordinario pluriennale di assunzioni che vada oltre le stabilizzazioni e il turnover, superi la precarietà della cura e di chi cura; per garantire la salute e la dignità delle persone non autosufficienti; per la tutela della salute e sicurezza sul lavoro, rilanciando il ruolo dei servizi della prevenzione, ispettivi e di vigilanza. Avere una sanità pubblica vuol dire garantire le cure per tutte e tutti, in tutto il Paese, e fermare la privatizzazione della sanità e della salute”.

Se la Cgil punta a sensibilizzare le istituzioni provinciali affinché si possa avviare una discussione sul diritto inalienabile alla salute pubblica, un grid d’allarme arrivata dal sindacato dei pensionati della stessa Cgil che si definisce “fortemente preoccupato per la condizione in cui versa il sistema sanitario del territorio”. La carenza di personale sanitario e tecnico, l’insufficienza della strumentazione diagnostica presso l’ospedale “Dono Svizzero” di Formia e il Distretto Sanitario Latina 5 “rendono la garanzia del diritto alla salute dei cittadini assolutamente effimera. Le attuali difficoltà del Sistema Sanitario Nazionale, denunciate ormai da anni, nel nostro territorio si presentano ancor più accentuate – osserva il sempre attivo segretario generale dello Spi Cgil del sud pontino Franco Meschino – Il rischio di una deriva verso la privatizzazione del servizio sanitario è ormai evidente, a questo fine sono in campo da anni azioni politiche chiare tese a rispondere positivamente a precisi interessi di lobby economiche. Nel Lazio infatti, i cittadini sono stati costretti per 10 anni a subire un commissariamento delle attività sanitarie, che ha portato all’attuale situazione di difficoltà, dovuto proprio alle scelte fatte dalle precedenti amministrazioni regionali. Oggi, le prime scelte amministrative del nuovo Presidente di Regione, si muovono di nuovo nella direzione di garantire il sistema sanitario privato, elargendo, ad esempio, finanziamenti a strutture private, per risolvere le carenze dei Pronto Soccorso, anziché potenziare quelle strutture pubbliche”.

La Lega dello Spi Cgil ritiene che solo una forte presa di coscienza dei cittadini, sul rischio incombente ormai, della perdita di un diritto fondamentale sancito dalla costituzione, possa “impedire un disegno ormai evidente di soggetti, politici ed economici di ridurre la sanità pubblica ad un servizio dequalificato per i poveri ed una sanità privata di qualità per i ricchi che potranno pagarsi costose assicurazioni”. I pensionati della Cgil hanno deciso, alla luce della situazione “preoccupante” denunciata, di avviare nei prossimi giorni una campagna di informazione e una petizione per la raccolta di firme che si svolgerà in assemblee nei centri sociali anziani, nei mercati settimanali e nelle principali piazze delle città del Golfo “per rendere consapevoli i cittadini ed in particolare la popolazione anziana, che è quella più a rischio, della necessità di impegnarsi per realizzare anche in questo territorio, una sanità adeguata ai bisogni reali di tutti i cittadini”.