Gaeta / Un nuovo futuro per la struttura dell’ex-seminario diocesano minore “Don Guanella”

Attualità Gaeta

Sino alla metà degli anni settanta è stato un prestigioso luogo in cui i sacerdoti e i diaconi espressione della chiesa di Gaeta (e non solo) hanno curato la loro formazione ecclesiastica e culturale. Quando ha chiuso frettolosamente i battenti per il vertiginoso calo di frequentanti, è finito per diventare una struttura abbandonata e destinata all’oblio…nonostante la posizione panoramicissima, in località Conca, alle spalle dell’ex stabilimento Pozzi Ginori, in uno degli scorci più belli dell’intero Golfo. E invece una luce si comincia ad intravvedere nel tunnel sul futuro di quello che è stato lo storico seminario diocesano minore “Don Guanella” di Gaeta.

Le parti subito tengono a precisare un aspetto: nessuna speculazione immobiliare all’orizzonte ma la concretizzazione di un progetto che potrebbe ulteriormente rilanciare Gaeta a livello nazionale ed internazionale per la formazione dei futuri operatori e addetti della blue economy. Da settimane è in corso una trattativa tra l’Arcidiocesi di Gaeta e l’Its Academy Fondazione Caboto per concertare il rilancio, funzionale, di quello che è stato sino ad oltre 40 anni fa il luogo in cui la Curia preparava con dovizia di particolari i suoi sacerdoti, diaconi e finanche i laici impegnati nelle varie realtà territoriali del Golfo. L’idea è venuta al presidente dell’Its Academy Fondazione Caboto, l’armatore Cesare D’Amico: perché non realizzare una struttura che, simile ad un campus americano, in cui addetto prossimo ad intraprendere una qualsiasi attività marittima studi, abbia a disposizione di quanto necessario per diversificare la sua permanenza a Gaeta e finanche di un centro studi internazionale su quanto rappresenti il mare, dal settore turistico alla pesca, da quello delle infrastrutture e info-mobilità e della logistica all’acquacoltura fino alle costruzioni ?

Che sia in corso la trattativa l’ha confermato un noto avvocato di Gaeta che, in qualità di consulente dell’Arcidiocesi di Gaeta, ha avviato una trattativa con l’Arcidiocesi di Gaeta per tentare di rilanciare l’ex seminario diocesano minore. Il proposito iniziale della fondazione Caboto era quello di acquistare l’immobile. E’ stato subito accantonato perché la priorità da coltivare ora è quello di rilanciare, sul piano architettonico e funzionale, l’immobile che da anni, dopo aver ospitato iniziative organizzate dalle più importanti associazioni laicale vicine all’Arcidiocesi ed il fallimento di una trattativa per la cessione ad un’attigua residenza assistenziale per anziani, versa in una situazione di abbandono. Servono tanti soldi per rimettere in piedi l’ex seminario Diocesano minore e la lungimiranza del presidente armatore D’Amici sembra averli intercettati nelle pieghe dei fondi del Pnrrr destinati alla formazione delle attività legate al mare: 6 milioni di euro che potrebbero diventare cantierabili e permettere alla stessa Arcidiocesi, grazie al c anone di locazione che inizialmente dovrà tener conto della fatiscenza della struttura, di sgravarsi di qualche rata di mutuo acceso per la sistemazione di qualche chiesa (quella di San Francesco di Gaeta?) di proprietà

Secondo quanto emerso sarebbe pronto già uno stato di fattibilità che può diventare operativo solo quando l’offerta (della Curia) e la domanda (della fondazione Caboto) s’incontreranno.

Sta monitorando , a distanza , l’intera trattativa anche il comune di Gaeta che sinora è legata alla fondazione Caboto da un contratto di locazione grazie al quale percepisce circa 40mila euro all’annuo di affitti per la concessione dei bellissimi e ristrutturati locali del nuovo palazzo della Cultura, l’ex caserma Cosenz. In effetti l’Its Academy Fondazione Caboto si è consolidato negli anni quale punto di riferimento a livello nazionale nell’alta formazione marittima. I suoi corsi di alta formazione, post diploma, alternativi alla scelta universitaria, consentono, infatti, di entrare nel mondo del lavoro integrando allo studio, significativi periodi di esperienza sul campo. “Gli allievi al termine dei percorsi biennali o triennali, ottengono un’occupazione lavorativa, che dati alla mano, raggiunge quasi il 100% dei diplomati” . E con la delocalizzazione presso il Seminario diocesano minore in località “Conca” ulteriori risposte potrebbero soddisfare i fabbisogni formativi non solo dello shipping, bensì di tutto il settore economico che si sviluppa intorno al mare, alla cosiddetta e sin troppo reclamizzata (e non ancora attuata) blue economy.