Formia / Dimissioni “estorte” a Gerardo Forte: nella querelle Scarpellino-Villa interviene il fratello Lino Forte

FORMIA – “Non riesco a tacitare la mia coscienza”. Non è calato il sipario – e non poteva essere diversamente – sull’incredibile vicenda che sabato, ad ora di pranzo, ha vivacizzato negativamente il consiglio comunale di Formia chiamato a discutere ed approvare con i soli voti della maggioranza Forza Italia-Fratelli d’Italia e dell’indipendente Francesco Di Nitto il rendiconto dell’esercizio finanziario 2022 ed il bilancio di previsione 2023. Le pesantissime dichiarazioni rilasciate dal consigliere comunale di maggioranza Luigi Scarpellino, secondo le quali l’ex sindaco di Formia Paola Villa il 28 dicembre 2020 avrebbe “estorto” in occasione del decisivo consiglio comunale sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio, le dimissioni all’allora consigliere di maggioranza Gerardo Forte ormai in fin di vita dopo una strenua lotta ad un male incurabile, sono state duramente stigmatizzate dal fratello del compianto consigliere Forte.

Nel corso dei due anni e mezzo dell’amministrazione Villa Lino Forte ha guidato l’assessorato ai Lavori Pubblici e le sue dimissioni dall’incarico provocarono una slavina nell’allora maggioranza civica sino all’impossibilità di approvare – come detto il 28 dicembre 2020 – la salvaguardia degli equilibri di bilancio che provocò lo scioglimento del consiglio comunale ed il secondo commissariamento consecutivo del comune di Formia. L’ex assessore Forte, tra le righe, ha annunciato nelle prime ore una forte presa di posizione della vedova, dei figli e del fratello Gerardo, ma – come detto – ha fatto sapere di “non essere riuscito a tacitare la mia coscienza. Nessun politico mai – a memoria mia – è sceso a livelli così infimi e vergognosi per ‘offendere’ un avversario politico . Mio fratello Gerardo ha sempre sostenuto di aver avuto tanti avversari ma mai nemici ( per inteso ). Ha sempre avuto un forte senso delle Istituzioni . Ha sempre saputo vivere il consenso ed il dissenso con un senso di appartenenza che lo distinguevano dagli altri – ha ricordato l’ex assessore Lino Forte – Lui, Gerardo, c’era sempre per la città. Ricordo ancora le sue lacrime perché cominciava ad avere la percezione che non sarebbe riuscito in un nobile impegno:restituire la colonia di Donato al quartiere di Castellone. Tanto astio dimostra una differenza di cultura del governo che lascia attoniti e sgomenti”.

Paola Villa, bersaglio delle imbarazzanti accuse del consigliere Scarpellino, la sua versione sui fatti l’aveva esternata in Consiglio comunale quando, facendo fatica a gestire il suo disappunto, aveva definito “calunniose, vergognose e gratuite” le esternazioni dell’esponente di maggioranza ricordando che a decidere di dimettersi fu il consigliere Gerardo Forte quando aveva capito che il suo quadro clinico era purtroppo precipitato. L’ex sindaco Villa ha deciso di non affrontare più l’argomento (“è meglio che mi taccia”) preferendo commentare nella giornata di domenica il suo 53° compleanno: “Nessun bilancio ma tanto da festeggiare. Festeggio innanzitutto la mia salute che sto pian piano ritrovando e che rende tutto più semplice e bello – ha aggiunto – Festeggio la mia libertà di scelta e di lotta che pur essendo scomoda, porta a viaggi inaspettati e pieni di sorprese. Festeggio le mie passioni, la mia sparpagliata famiglia, gli amici, i miei animaletti e quei ragazzi, quelli che rendono il mio lavoro, il più bello del mondo. Oggi si festeggia, nessun bilancio”.

Sulla stretta attualità amministrativa l’ex sindaco di Formia ha censurato i silenzi del suo successore Gianluca Taddeo durante le oltre sette ore servite per l’approvazione tardiva del rendiconto e del bilancio di previsione 2023 e quelli “davvero assordanti” della coalizione di centro destra: “Nessun gruppo consiliare di maggioranza ha fatto un intervento sul bilancio, nessuna considerazione e nessuna dichiarazione di voto, come “vassalli” – ha concluso l’ex sindaco di Formia – hanno alzato le manine per votare”.

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