Terracina / Chiusura biblioteca comunale, Fratelli d’Italia attacca l’ex- assessore Cerilli

Attualità Terracina

TERRACINA -Le due ultime settimana di campagna elettorale al comune di Terracina sono state inaugurate da una velenosa polemica promossa da Fratelli d’Italia contro l’operato di un’ex assessore che sino allo scorso luglio ha fatto parte dell’amministrazione comunale fortemente monopolizzata dalla presenza politica di esponenti del partito di Giorgia Meloni. E nel mirino del dirigente di Fdi Danilo Zomparelli è l’ex assessore alla cultura della Giunta Tintari, Barbara Cerilli, ora candidata consigliera comunale per la lista che sostiene la candidata a sindaco di Alessandro Di Tommaso, anche lui componente dell’ex maggioranza Tintari.

Il pomo della discordia è rappresentato dalla biblioteca Comunale di Terracina: è, di fatto, chiusa dal 4 dicembre 2020 , prima per il covid, poi, dall’aprile 2021, per la necessità di lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza.

“Colpiscono, ma non sorprendono, le strumentali dichiarazioni della candidata della lista Di Tommaso, Barbara Cerilli relativamente alla genesi della vicenda e all’assegnazione di responsabilità a Fratelli d’Italia. All’epoca della chiusura, la Cerilli – sottolinea Zomparelli – era l’assessore alla Cultura e che, dal gennaio 2022, la stessa assunse l’incarico di assessore ai Lavori Pubblici. Nell’arco di un anno, quindi, la Cerilli ha avuto la possibilità di cimentarsi con entrambi gli assessorati nei due incarichi deputati ad affrontare il problema. Fa sorridere, ma soprattutto riflettere, la versione secondo la quale quando aveva lei l’incarico della Cultura la responsabilità era dei Lavori Pubblici e che quando la Cerilli è diventata assessore ai Lavori Pubblici la responsabilità si è trasferita alla Cultura. Poche idee e molto confuse. Le uniche certezze sono che, pur avendo ricoperto i due assessorati di riferimento, la Cerilli – accusa il dirigente di Fdi – non ha saputo risolvere il problema e ora tenta di respingere le oggettive responsabilità e gettare fumo negli occhi degli elettori. Va bene la campagna elettorale, sarebbe ancora meglio l’onestà intellettuale, virtù sempre più rara per alcuni protagonisti di questa tornata amministrativa”.

Per fortuna che si vota il 14 ed il 15 maggio prossimi.