Itri / Pericolosità strada regionale Valle del Liri, lettera del sindaco Agresti al Prefetto Falco [VIDEO]

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ITRI – L’ordine è stato perentorio: la strada regionale “82 Valle del Liri” necessita di inderogabili interventi di manutenzione e di messa in sicurezza. Troppi sono stati i quattro morti verificatisi, in prossimità dello svincolo della Madonna della Civita, il 18 febbraio ed il 19 marzo scorsi. In quest’ottica il Prefetto di Latina Maurizio Falco ha annunciato ora l’insediamento di un tavolo tecnico che, riservato inizialmente al comune di Itri, alla Regione Lazio, all’Astral e alla Polizia Stradale regionale, della Questura e dei comandi provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza, deve mettere a punto un progetto per migliorare la fruibilità dell’arteria che collega Itri ed il sud pontino a Ceprano e alla provincia di Frosinone costeggiando il santuario Mariano della Civita e Campodimele.

Purtroppo la strada regionale “82 Valle del Liri” è rimasta pressochè la stessa di quell’arteria polverosa che costituì nel 1960, 63 anni fa, uno dei set più drammatici in cui Vittorio De Sica girò “La Ciociara” liberamente ispirato al romanzo di Alberto Moravia. Questa strada avrebbe potuto nel corso di questi decenni assolvere a tante cose e, invece, continua ad essere lo scenario di tante, troppe, tragedie di cui sono spesso vittime giovani motociclisti provenienti o diretti in provincia di Frosinone. Questa strada, la cui gestione è dell’Astral, avrebbe potuto incentivare il turismo religioso orbitante attorno al Santuario della Civita, quello naturalistico ed ambientale (attraversa una delle parti più belle dell’ente parco regionale dei Monti Aurunci), promuovere le numerose aziende agro-zootecniche del territorio e, soprattutto, permettere alle province di Latina e Frosinone di essere più vicine e di diventare inter scambiali sul piano della fruibilità turistica.

Che la strada regionale “82 Valle del Liri” non abbia assolto (purtroppo) a nessuna di queste prerogative sociali ed economiche lo ammette nell’intervista video allegata il sindaco di Itri Giovanni Agresti. Una sua presa di posizione del 23 marzo scorso, all’indomani della seconda tragedia in cui aveva perso la vita il giovanissimo centauro di Veroli Manuel Scaccia, è servita – come avviene sempre purtroppo – il classico sasso nello stagno. Di questa arteria e della sempre pericolosa provinciale “Itri-Sperlonga” parla il sindaco Agresti. Si fa portavoce dell’insicurezza della strada “82Valle del Liri” che, soprattutto “nei fine settimana, a causa del comportamento imprudente di alcuni motociclisti, viene utilizzata come un circuito di gara”.

E’ soltanto questo il motivo di questa emergenza che “sta creando grande preoccupazione tra i residenti della zona che temono per la propria e altrui incolumità?” Sicuramente no ma il sindaco di Itri ha proposto al Prefetto Falco un “pacchetto” di proposte che dovrà recepire e approfondire il tavolo tecnico in fase di istituzione. Agresti arriva ad ipotizzare di vietare “nel fine settimana e, in particolare la domenica, il transito lungo la regionale 82 e la provinciale per Sperlonga di moto di grossa cilindrata. A mio parere – suggerisce – rappresenta il migliore deterrente all’attenuazione del fenomeno dell’incidentalità. Questa soluzione – si giustifica – è stata presa in considerazione nella zona della costiera Amalfitana dove si registra un alto tasso di incidentalità motociclistica”

Nella lettera al Prefetto di Latina il Comune ha riportato in sintesi l’esito di un piccolo studio effettuato dalla Polizia Locale in cui si rinnova la richiesta di vietare il transito delle moto nei fine settimana essenzialmente per altre due ragioni collegate: il comando al momento non ha mezzi e personale per effettuare i controlli se dovesse perdurare la situazione attuale, non è possibile poi installare (non lo prevede l’articolo 179 del Codice della strada) dossi artificiali perche nelle due arterie vige già un limite di velocità inferiore o uguale ai 50 chilometri orari. In attesa della realizzazione dei necessari interventi di manutenzione e di messa in sicurezza, non servono neppure i dissuasori di velocità perché, “come si è appurato nel passato, non hanno rappresentato la soluzione e al problema” – ha concluso il sindaco di Itri

Della problematica deve occuparsene il nuovo corso alla Regione Lazio. Il comprensorio è rappresentato ad alti livelli dell’ex vice sindaco di Itri Elena Palazzo – che ora siede in consiglio e addirittura in Giunta – e dall’ex sindaco di Forza Italia Cosimino Mitrano, in procinto di assumere la presidenza della commissione permanente Trasporti e Lavori Pubblici. A Itri hanno brillato il 12 e 13 febbraio nella raccolta dei voti, ora si attivino – per quanto di loro competenza – perché diminuiscano sui territori delle province di Latina e Frosinone le famiglie costrette a piangere i loro cari. Volere è potere.

INTERVISTA video Giovanni Agresti, sindaco di Itri