Frode fiscale scoperta a Brescia: condannata una commercialista di Terracina, l’altro assolto

Cronaca Terracina

TERRACINA – Il Tribunale di Brescia ha emesso una sentenza nei confronti dei due commercialisti di Terracina coinvolti nell’indagine “Nuova evasione continua”, accusati di essere coinvolti in un sistema di creazione di falsi crediti tributari per diversi milioni di euro. Cristian Cicerani è stato assolto, mentre la commercialista Lucia Falova è stata condannata a 5 anni e 7 mesi di carcere. Nel gennaio 2021, la Guardia di Finanza di Brescia aveva scoperto un sistema di creazione di falsi crediti tributari presso uno studio contabile di Sirmione. Tra i principali indagati figuravano Fabio Nevio Cherin e Giovanna Ferlinghetti, dello studio sirmionese, e Luisa Franzoni, figlia della Ferlinghetti e amministratrice dell’attività. Anche i due professionisti di Terracina erano coinvolti nell’inchiesta denominata “Take Over”. Mentre Cicerani aveva ricoperto la carica di Presidente dell’Azienda Speciale in passato, Lucia Falova era una commercialista.

Nel complesso, l’operazione di polizia giudiziaria denominata “Evasione continua”, diretta dalla Procura della Repubblica di Brescia, aveva portato all’arresto di 22 soggetti nel febbraio 2020. Inoltre, aveva coinvolto 104 persone fisiche e 126 società con sede in diverse province italiane in un similare sodalizio criminale volto alla perpetrazione di frodi fiscali. L’indagine riguardava un’operazione di evasione fiscale attraverso la creazione di società “cartiere” e l’emissione di crediti fittizi per compensare le tasse dovute.

In particolare, sono state emesse dagli indagati fatture per operazioni inesistenti per circa 270 milioni di euro, che hanno consentito di abbattere, complessivamente, un debito Iva per circa 47 milioni di euro ed evadere l’Ires per oltre 58 milioni di euro, oltre che di cedere crediti fittizi per 21 milioni di euro.